lunedì , 24 Marzo 2025
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Sassuolo-Milan: attacco neroverde spuntato, ma gara falsata dagli episodi a sfavore

Finisce così, 0-1. Il Milan sfata il tabù del Mapei Stadium, portandosi a casa i tre punti. E lo fa come all’andata, dopo una serie di dubbi e decisioni arbitrali non proprio all’altezza. L’attacco neroverde, d’altro canto, è parso piuttosto spuntato, incapace di ribaltare il risultato. Anche perché, come all’andata, il Sassuolo è stato sicuramente più incisivo degli uomini di Montella.

Non gira Berardi, non gira l’attacco. Paradigmatici i primi dieci minuti del numero 25, che non ne azzecca una. Prima combina un mezzo disastro che si conclude con un calcio di punizione dal limite destro dell’area neroverde. Poi si becca un’ammonizione dopo essere stato messo giù davanti alla porta avversaria, probabilmente c’era rigore ma l’arbitro gli fischia la simulazione. Infine sbaglia il calcio di rigore, quello concesso per fallo di Kucka su Duncan. C’è da dire però che Donnarumma intuisce la direzione, coprendo bene lo spazio tra sé e il montante.

Poi il Milan comincia a crescere, costringendo i neroverdi a chiudersi dietro. Consigli ci mette la pezza un paio di volte, mentre Deulofeu e compagni dilagano nella metà campo emiliana. Il rigore-partita per i milanisti arriva dopo un presunto pestone di Aquilani su Bertolacci. Il tocco non c’è, ma Calvarese fischia il penalty che permette a Bacca di sbloccarsi e al Milan di portarsi in vantaggio. A nulla valgono le proteste per il doppio tocco del colombiano, che dopo un po’ riesce anche a trovare il raddoppio, ma è in offside e la rete gli viene annullata.

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foto: ansa
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Politano e Berardi spingono in avanti, ci provano, arrivano nell’area avversaria ma faticano a concludere. Mimmo, Pellegrini e Defrel si prendono anche il lusso di compiere qualche vezzosità tecnica, ma il risultato non cambia. La partita si fa cattiva: alla fine del primo tempo il bilancio è di ben sette ammoniti. Al termine diventeranno nove.

Il Sassuolo protesta ancora nei primi minuti del secondo tempo, quando su un tacco di Aquilani un giocatore avversario la tocca di mano all’interno della propria area. Il gesto è involontario e il direttore di gara non concede un nuovo rigore, ma il Sassuolo è in crescita e comincia a pressare i rossoneri. Ma a fare incazzare sono un intervento di Zapata su Duncan e soprattutto un calcione di Paletta su Politano. Entrambi nell’area rossonera, entrambi impuniti.

I neroverdi dominano il secondo tempo ma fanno fatica a concretizzare. Non getta la spugna, ma soffre e fatica a trovare la porta avversaria, a poco valgono gli innesti di Matri, Ragusa e Ricci.

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Note positive, poche: ottime le prestazioni di Consigli e – ancora una volta – di Dell’Orco, che si sta prendendo la fascia sinistra mandando Peluso a fare da centrale. Rampante Duncan, adombrati Defrel e Pellegrini.

La buona prestazione è uno spreco. Si sfata anche un altro mito, che è quello del Sassuolo che vince solo al Mapei Stadium. Nel girone di ritorno è successo solo contro il Palermo, per il resto si è vinto solo nelle trasferte di Pescara, Genova e Udine.

Domenica 5 marzo si scenderà in Calabria, a cercare di trovare i tre punti contro il Crotone di Falcinelli. Sperando di fare una partita pulita e che gli episodi restino un caso isolato alla giornata di ieri (e a quella d’andata).

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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