Roberto De Zerbi ha presentato la partita contro la Juventus, in programma domenica 10 Gennaio alle ore 20:45, ai microfoni di SassuoloChannel. Ecco come il mister ha presentato il match dell’Allianz Stadium.
Sull’inizio di stagione e gli obiettivi prefissati: “Credo che tutto quello che fa il Sassuolo sia diventato scontato, un po’ perché abbiamo abituato bene, un po’ perché le aspettative sono sempre più grandi. La realtà è che il Sassuolo in mezzo a una marea di difficoltà sta facendo un campionato davvero strepitoso: anche nelle partite dove siamo venuti meno non abbiamo cambiato identità e abbiamo giocato con coraggio. Ci sta perdere con Milan, Inter e Atalanta, anche in maniera larga. Abbiamo dichiarato che non ci nascondiamo per nessun tipo di obiettivo, però quello non deve essere preso come un obbligo. Conosciamo bene la realtà, comunichiamo in maniera chiara gli obiettivi, a differenza di qualcun altro che si nasconde sempre dietro al dito e cerca sempre di abbassare la pressione. Bisogna anche riconoscere cosa stiamo facendo perché vedere giudizi negativi sui miei giocatori dopo la partita con il Genoa mi dà molto fastidio. Mi infastidisce per loro, io sono abituato. Però il calciatore che vince con il Genoa, che sta vivendo un buon momento, dopo il risultato di Bergamo non può essere giudicato in maniera negativa: vuol dire che qualcuno vive su un altro pianeta”.
Leggi anche > LE PROBABILI FORMAZIONI DI JUVENTUS-SASSUOLO
Sassuolo: sorpresa o realtà? “Il Sassuolo si sta confermando sorpresa, cosa ancora più difficile di quando diventi sorpresa. Non so per dove o per quale obiettivo, ma ci stiamo confermando. Bisogna avere equilibrio in tutto e fare ragionamenti oltre quella che è l’aspettativa. Se uno si fa accecare dall’aspettativa e sbaglia giudizio, allora non siamo noi ad essere in torto”.
Sull’assenza di Berardi: “Abbiamo la rosa lunga e ogni assenza è sempre stata sostituita nel modo giusto. E’ chiaro che Berardi per noi è un giocatore determinante in tutto soprattutto nell’ultimo periodo, non solo calcisticamente ma a livello di personalità, però abbiamo alternative per poterci permettere di pensare di andare a Torino per fare una buona partita e far bene. Andiamo per fare risultato”.
Mister, ha qualche rammarico per questo inizio di stagione? “Non ho rammarico per le partite con Inter, Milan o Atalanta. Il rammarico ce l’ho per non aver avuto a disposizione tutti i giocatori per noi determinanti: Caputo, Boga, Djuricic, Defrel e Magnanelli sono tutti giocatori determinanti ed è già da tanto che ripeto di non voler regali. Sotto l’albero cerco solo la condizione migliore dei giocatori che spostano. Se abbiamo fatto bene senza questi, sicuramente possiamo solo migliorare. Magnanelli, così come Caputo, non è al 100% della condizione ma è determinante già così, figuriamoci quando diventerà ancora più in forma e starà meglio. Questi giocatori li farò giocare anche se non sono al 100% perché sono ugualmente importanti proprio perché se voglio raggiungere il 100% lo riesco a raggiungere attraverso la gara e non solo attraverso l’allenamento”.
Sulla partita con la Juve: “Non cambieremo atteggiamento né identità, cambierà solo lo sviluppo della partita, cosa che succede tutte le domeniche. Cercheremo di rimanere noi stessi e di fare quello che sappiamo rispettando la Juve perché è una squadra che gioca a calcio con giocatori forti. La Juve di quest’anno la stimo perché ha qualcosa di diverso da tutte le altre squadre“.
Leggi anche > Serie A, domenica c’è Juventus-Sassuolo: come arrivano i bianconeri al match delle 20:45
Partita senza storia? “Che la Juve abbia la squadre che valga tre volte più del Sassuolo è un dato di fatto, che le partite bisogna giocarsele in campo 11 contro 11 è un altro dato di fatto, che si parta 0-0 è il terzo dato di fatto. Sappiamo i valori ma sappiamo i valori anche quando andiamo a Bergamo e perdiamo 5-1, ma anche quando perdiamo in casa con il Milan o giochiamo in casa con l’Inter. Però ci sono gli stessi valori quando andiamo a Napoli o a Roma. L’importante è che si abbia la realtà sempre ben presente e poi mettiamo passione, coraggio, conoscenza, qualità, che ne abbiamo tanta, e cerchiamo di fare il meglio“.
Sulla condizione fisica: “Dall’infermeria, a parte Berardi, non c’è nessun problema. C’è qualcuno acciaccato che si è allenato poco ma tutti si sono allenati. Qualche variazione ci sarà, calcolando che ci sono tre impegni per qualche settimana e che c’è qualcuno che magari ha fatto novanta minuti ed è uscito più affaticato”.