Se un giorno dovessero scrivere un manuale su come si recupera all’ultimo una partita cominciata male, nell’elenco degli esempi storici sarà inserita senz’altro Sassuolo-Crotone del 16 ottobre 2016.
Ore 15.02, Mapei Stadium di Reggio Emilia: dopo 80 secondi i pitagorici sono giunti davanti a Consigli in soli tre passaggi. L’ex Diego Falcinelli ha insaccato la palla dell’uno a zero portando il Crotone in vantaggio e mettendo a segno il gol più rapido della serie A 2016-17. Stupore e rabbia, ma la partita è ancora lunga.
Il Sassuolo non ci sta e, capendo di aver lasciato il motore spento, decide di ripartire in fretta. Ed a farlo è il buon Defrel che, due minuti dopo aver subito lo svantaggio, ha cercato il gol in acrobazia ma il suo tiro ha impattato contro la traversa. Il francese e Politano hanno dunque ingaggiato un duello con difesa e portiere avversari, scontrandosi di continuo contro le barriere erette di volta in volta dagli squali calabresi, che in un paio d’occasioni hanno provato a mordere senza mai riuscire ad affondare i denti.
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Di Francesco è stato così costretto a metter dentro Sensi e Iemmello per Biondini e Defrel, azzeccando l’ennesima mossa. Sul rimpallo di una punizione del Crotone finita sul legno, si è innescato il rientrante ventunenne ex-Cesena, che ha messo dentro in due tempi con stop e tiro al volo.
Poi è toccato a Iemmello, che su corner (facilitato da un Dussenne che so lo è perso) ha ribaltato il match all’85°, sistemando tutto in tre minuti e trovando la prima rete in serie A, lui che in Lega Pro aveva fatto sfracelli.
Sono loro i due protagonisti di questa partita, Sensi per la brillantezza mostrata fin dal primo secondo che ha giocato, Iemmello per il colpo decisivo. Hanno risolto un match che tutto sommato è stato dominato dai neroverdi, che hanno preso due traverse (quella già citata di Defrel e un’altra su un gran tiro da fuori area di Pellegrini) e fatto presenza fissa nell’area avversaria.
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Un Lirola con gambe e polmoni di scorta non s’è fermato un momento, spingendo di continuo e sfiorando anche il palo dopo un tiro dal limite dell’area. Instancabile Pellegrini, che si conferma una sicurezza insieme al capitano Magnanelli. Matri ci ha messo la presenza fisica. Un po’ sottotono Peluso, bruciato da Rosi sull’azione della rete rossoblù. Stessa storia per Cannavaro.
Ottimo il lavoro di Di Francesco, che ha alzato gradualmente il baricentro con gli innesti messi dentro nella seconda metà di gioco. Con qualche ulteriore recupero e la rosa completa si potrà tornare al 100%.
Magari ci sarebbero state un paio di occasioni da rigore – prima su Pellegrini atterrato da Ferrari, poi su Matri messo a terra da Rosi – ma non stiamo qui a recriminare.
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Il Sassuolo ha rovinato la speranza crotonese di agguantare la prima vittoria in serie A, guadagnando punti preziosi e portandosi a sole due lunghezze dalla zona europea presidiata dalle romane, dal Napoli e dal Milan.
A proposito di Europa, giovedì si va a Vienna. All’Allianz Stadion c’è la terza giornata dei gironi di Europa League contro il Rapid in un gruppo agguerrito dove tutte e quattro le squadre se la giocheranno fino alla fine. Noi ci saremo.