Un Sassuolo con poco mordente esce sconfitto dalla sfida interna con la Fiorentina, ma all’orizzonte un’altra prima della classe attende i neroverdi. Dopo le ultime prestazioni altalenanti, la trasferta di Napoli della prossima giornata avrà il sapore di una partita chiave. Intendiamoci: non si parla di dentro-fuori, né di salvezza-retrocessione, ma di un incontro dove Magnanelli e compagni dovranno davvero sfoderare il meglio del loro repertorio per fare risultato contro una grande squadra, a sua volta reduce da un passo falso e affamata di riscatto.
Giustificare il tracollo casalingo contro i viola sarebbe cosa fin troppo facile, tra assenze pesanti, arbitraggio non impeccabile e fato avverso. Ma neppure Eusebio Di Francesco ha cercato appigli: il tecnico pescarese non è andato a caccia di scuse, riconoscendo la superiorità dell’avversario. Ora si volta pagina: il rientro di Taider dalla squalifica potrà dare più verve a un centrocampo apparso in difficoltà e poco in grado di contenere l’indiscutibile superiorità tecnica dei ragazzi di Montella. Sullo sfondo resta qualche rimpianto sul versante del mercato: le offerte per Cigarini (fin dall’estate) e poi per Baselli, forse mai realmente prese in considerazione dalla dirigenza dell’Atalanta, hanno impedito al Sassuolo di aver un maggior numero di alternative in mezzo al campo. Ma nel frattempo il rientro di un Missiroli in piena forma può essere un buon punto di partenza per combattere senza timori reverenziali e uscire dal San Paolo a testa alta.
Proprio a Napoli venne conquistato il primo punto della scorsa stagione, la prima tessera che portò alla costruzione del complicato puzzle-salvezza. Per i neroverdi è il momento di cambiare marcia per cercare di capire dove davvero questo Sassuolo può arrivare.
di Massimiliano Todeschi
foto: asna