Fabio Cannavaro condannato in primo grado a 10 mesi, il fratello Paolo a 6 mesi, quattro mesi invece per la moglie del campione del mondo.
La sentenza si riferisce alla violazione dei sigilli nella villa di Posillipo da parte dell’ex capitano della Nazionale. Il fatto risale ad ottobre scorso, quando fu disposto dalla Guardia di Finanza di Napoli il sequestro di beni per 900 mila euro riconducibili a Fabio Cannavaro in relazione a un’ingente frode fiscale tramite la Fd Service srl, società di noleggio di lussuose imbarcazione che l’ex difensore della Juve gestiva insieme alla moglie. Le indagini sui presunti abusi, poi archiviati, e sulla violazione dei sigilli della villa a Posillipo furono disposte dal sostituto procuratore Luigi Alberto Cannavale e coordinate dall’aggiunto Nunzio Fragliasso. I carabinieri della stazione Posillipo, diretti dal luogotenente Tommaso Fiorentino, come detto scoprirono che nella villa del campione sulla collina di Posillipo vennero violati i sigilli apposti alla struttura nei pressi della piscina.
Un tuffo costato esageratamente caro ai fratelli Cannavaro, che però incassano l’archiviazione di abuso edilizio.