25 agosto 2013, il Sassuolo esordisce in Serie A, in panchina Eusebio Di Francesco. 28 maggio 2017, ultimo match della quarta stagione consecutiva nell’olimpo del calcio italiano, ancora in panchina Eusebio Di Francesco per quella che potebbe essere la gara del suo saluto ai tifosi neroverdi. In comune tra queste due occasioni c’è l’avversario e la location: Torino e lo stadio dei granata, oggi Stadio Grande Torino.
Il 2-0 di quasi quattro anni fa è ormai un ricordo. “La prima volta non si scorda mai“ recitava uno striscione sventolato dai sostenitori emiliani che occupavano il settore ospiti dell’impianto piemontese: di certo anche la gara di domani sarà indimenticabile, specie se il condottiero neroverde deciderà davvero di proseguire la propria carriera altrove.
Nella formazione di quella sera figuravano Magnanelli, Missiroli e Gazzola, ancora presenti nella rosa neroverde, mentre il tridente d’attacco schierato era Masucci-Zaza-Farias: sembra davvero trascorso un secolo dal battesimo della Serie A per una squadra che ha dimostrato in ogni stagione di poter dire la sua. Le reti di Brighi (di lì a qualche mese finito proprio in Emilia) e di Cerci permisero ai granata di far loro la partita, ma a dire il vero poco importava di raccogliere punti contro una squadra di quella caratura. Era più importante il fatto di esserci e di scrivere la prima pagina di una storia sulla cui continuazione ben pochi avrebbero scommesso, specie a metà della prima stagione, quando la sciagurata parentesi Malesani sembrava aver affossato ogni possibilità di salvezza.
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Storia che è stata scritta soprattutto grazie a mister Eusebio Di Francesco, che in queste ore deciderà il proprio destino dopo un confronto con il patron Squinzi. Torino-Sassuolo ha aperto un ciclo per i neroverdi e simbolicamente la stessa partita potebbe chiudere il cammino del tecnico pescarese in terra emiliana. Non è ancora tempo di ringraziamenti anche perché non sono pochi i tifosi che vogliono attendere l’ufficialità prima di dire arrivederci al proprio condottiero. Mai dire mai, anche quando i giochi appaiono fatti: Di Francesco sarebbe il primo a sostenerlo.