“Con il Parma le partite sono sempre le stesse”.
Ha ragione Gian Marco Ferrari, difensore del Sassuolo, intervenuto ai microfoni di DAZN al termine dell’incontro di ieri con il Parma. Con i gialloblu la musica non cambia, ogni volta assistiamo a una vera e propria serrata in campo da parte dei ducali, che sfruttano poi il contropiede per pungere. Quando le squadre si rintanano in difesa per il Sassuolo sembra non esserci rimedio. E in diversi allenatori lo hanno capito.
“Sono tre anni che con il Parma le partite sono le stesse: noi creiamo gioco e loro ci puniscono alla prima occasione utile, e anche oggi è andata così, è stata una partita difficile (non è facile far bene contro una squadra che si chiude)”, quella di Ferrari è la perfetta sintesi della partita, e ogni anno con il Parma va così. Il Sassuolo non è in grado di prendere contromisure.
Ieri, fortunatamente, è stato proprio lo stesso Ferrari a salvare capra e cavoli all’ultimo secondo. Se non fosse stata per la sua determinazione saremmo tornati a Sassuolo, come in passato, con le pive nel sacco.
Ferrari ci aveva già provato con due incornate negli ultimi minuti (ma senza fortuna), il baricentro del Sassuolo si era spostato in avanti e in particolare il difensore. E poi all’ultimo minuto utile il suo atterramento in area, per un’ingenuità di Busi, rigore che ha permesso ai neroverdi di strappare ai crociati almeno un punto.
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Va poi anche detto che, a prescindere dai tanti infortuni, negli ultimi mesi il gioco del Sassuolo non è più lo stesso, non è più così fluido, lo ha ammesso lo stesso De Zerbi. Occorre quindi correre ai ripari, i giocatori non mancano, devono solo riacquisire quella fiducia che ha permesso al Sassuolo di ottenere risultati importanti, con prestazioni eccelse, alla fine della scorsa stagione e, in particolare, all’inizio di questa.
Certo, a inizio campionato avremmo firmato per questa classifica (a metà stagione), ci separano solo tre punti dalla Juve e quattro dalla zona Champions. Manca però sempre più spesso il bel gioco, al quale i neroverdi ci avevano ormai abituati. Negli ultimi mesi abbiamo visto un grande primo tempo della squadra con la Roma, una bella prestazione a Torino con la Juve, qualcosina con le due genovesi e poco altro. Domenica c’è la Lazio, da lì dobbiamo ripartire con la nostra mentalità, con il nostro gioco…