Alessio Dionisi ha parlato in sala stampa dopo Sassuolo-Juventus 4-2, facendo una serie di riferimenti sia alla partita in sé che allo stato della squadra.
Alessio Dionisi ha parlato in sala stampa dopo Sassuolo-Juventus 4-2, facendo una serie di riferimenti sia alla partita in sé che allo stato della squadra: “La partita ci ha dato 3 punti e ci ha dato consapevolezza che forse ne vale di più. Ma allo stesso tempo a quella prima li abbiamo gettati via”.
Si tratta di un’altra vittoria di Dionisi contro la Juve: “Dopo una batosta come Frosinone, la partita di oggi è una soddisfazione per il risultato. Già ci era capitato di andare in doppio vantaggio. Oggi siamo stati più bravi e siamo soddisfatti sia per il risultato che per la consapevolezza di aver battuto la Juve con merito. Qualcuno mi smentisca se non abbiamo vinto con merito. Questo sappiamo che ha un grande valore morale anche se vale sempre tre punti. Quindi ovvio che questa è la più bella, anche perché abbiamo ragazzi con poca esperienza qui e in serie A. Sono contento anche per Domenico, perché non è facile essere un sempre un giocatore chiacchierato e giocare così. Devo dire che ha gestito bene il post mercato e le sue prestazioni lo stanno dimostrando”.
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Difficile mandare in tilt la Juventus: “Riuscire a fare quel lavoro in fase difensiva ci ha permesso di rimanere in partita all’inizio, quando la Juve ci ha aggredito. Siamo rimasti sempre in partita senza mai gettare il cappello, anche quando abbiamo fatto meno bene. Questo ha fatto la differenza. Ma mi aspettavo che i ragazzi ci avrebbero messo il 120% oggi, domenica ci hanno messo il 60%. Questo mi fa arrabbiare. Perché noi disperdiamo la qualità se non facciamo una partita giusta a livello mentale. Spesso trascuriamo quando la palla ce l’hanno gli altri. Oggi non l’abbiamo fatto ed è stata la cosa più bella, che ci ha permesso di fare una partita giusta. Siamo stati bravi ad approfittare di alcuni momenti nei quali la Juve non aveva certezza”.
Il 4-2 di Frosinone e il 4-2 del Mapei, qual è il vero Sassuolo? “Quello vero è quello in mezzo. Questa domanda l’ho sentita tante volte da quando sono qua. Viviamo di alti e bassi, abbiamo cambiato ragazzi forti, che sono andati via. Dobbiamo trovare uno spirito maggiore che sopperisca in quelle partite che possono sembrare un po’ più semplici, come a un certo punto è sembrata quella di domenica. Oggi siamo entrati sapendo che le possibilità erano poche, ma siamo rimasti sempre in partita… Siamo la sintesi delle due partite, ovvio che avremo anche altri alti e bassi. Siamo all’inizio e questo ce lo porteremo un po’ dietro. Sono l’allenatore e non posso scaricare i ragazzi quando le cose vanno bene e salire sul carro quando vanno bene. Anche nel nostro piccolo, qui, esistono polemiche”.
La prestazione di Laurienté: “La prestazione di Armand è stata la più positiva, le altre tranne l’Atalanta sono state un po’ sgonfie. Anche lui è stato chiacchierato, magari pensava di essere all’apice perché aveva fatto più gol di quanti mai fatti in carriera l’anno scorso. E invece è un ragazzo che va accompagnato, aiutato, non ha fatto la preparazione. Anche lui ha avuto il momento di recupero dall’infortunio. Oggi ha fatto una partita giusta, anche dal punto di vista difensivo. A volte si prende delle pause e si ritrova dove non deve. Oggi sicuramente prova positiva”.
Alla prossima c’è l’Inter: “L’Inter sta facendo grandi cose, vedremo cosa farà con l’Empoli. La prepareremo cercando di andare a dar fastidio all’Inter, perché è la nostra mentalità. Oggi abbiamo giocato con 4 attaccanti, non so quante squadre lo fanno. Se riusciremo a mantenere equilibrio, anche con l’Inter potremo fare una partita giusta”.
Tante le occasioni perse sul 2-1: “A fine primo tempo ho sorriso perché era un copia e incolla di Frosinone, è stata la prima cosa che ho ricordato ai ragazzi. Averlo già vissuto ci ha aiutato anche se contro la Juve ci sta che crei e poi non concretizzi. Ci poteva stare non realizzare tutte le occasioni che abbiamo creato, altrimenti ne avremmo fatto davvero tanti. Ma la squadra mi è piaciuta sul 2-2, è stato lì che c’è stato coraggio. La squadra girava e per questo ho ritardato i cambi. Speravo che la squadra desse questa risposta lì. La differenza si è vista”.
Grande prova di Boloca ed Henrique: “La nostra squadra gioca con due centrocampisti. A centrocampo abbiamo perso due su tre titolari dello scorso anno. Non è facile essere prestativi, anche cambiando modulo. Son stati bravi i ragazzi. In poco tempo hanno cominciato ad avere affiatamento e oggi la dimostrazione è data da Boloca che oggi sembrava essere alla millesima in Serie A, quando è la quarta e giocava con un’ammonizione sul groppone. Sono contento. Ma questo dà possibilità anche agli altri e a chi ancora non ha giocato di crescere”.