giovedì , 7 Novembre 2024
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Sassuolo-Juventus 1-3: i neroverdi si arrendono alla Joya

La Juve sbanca il Mapei con un 3-1 da dimenticare. Il Sassuolo torna nel distretto con 0 punti, per la terza volta in quattro occasioni. Non uno scenario piacevole, piuttosto una marcia non ingranata sin dal principio. Le partite che devono essere vinte sono altre, anche se stavolta la formazione di Allegri non è parsa irresistibile (tutt’altro). La superiorità tecnica dei bianconeri s’è infatti imposta solo a tratti e mai con tutta la squadra. È Dybala a fare la partita e a chiudere ogni spiraglio di speranza. Non sarà Messi, ma sa il fatto suo.

Il match comincia con grande movimento indietro, con i due centrocampisti di fascia che scendono a dare manforte in difesa contro le incursioni dei bianconeri. Dopo quattro minuti, Consigli è costretto a mettere la prima pezza su un tiro da fuori di Pjanic. È sempre il portiere neroverde a chiudere lo specchio qualche minuto dopo, su un tiro insidioso – l’unico in tutto il match – di Higuain. Ci vogliono quasi 15 minuti per vedere il primo tiro in porta del Sassuolo: Adjapong aggancia ma la Juve si ricompone, la allunga quindi per Sensi che va alla conclusione ma la mette alta.

È solo il preludio al primo gol di Dybala, un’azione concertata con Mario Mandzukic che porta l’argentino a timbrare il cartellino per la sesta volta nella stagione.

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Poca Juve, poi, col Sassuolo che si limita a tener palla e a cercare un varco, mentre i bianconeri in maglia gialla sembrano essersi fermati a guardare. Alla mezz’ora Falcinelli arriva al faccia a faccia con Buffon. L’attaccante tira, l’arbitro fischia un fuorigioco che non c’è, ma il portiere della Juve tiene già saldamente la palla tra le mani. Ci riprova Politano, da fuori area, con un sinistro che non spaventa il numero 1 avversario. Politano ci va ancora vicino, di testa su un cross scodellato in area da Lirola. Sul calcio d’angolo successivo un erroraccio di Sensi innesca il contropiede di Cuadrado, fortunatamente bloccato dal rientro dei difensori neroverdi.

Il secondo tempo comincia con il raddoppio di Dybala che, praticamente da fermo, sorprende Cannavaro e Consigli, gelando il Mapei (o, meglio, quei pochi tifosi neroverdi che si possono scorgere in mezzo ai colori bianconeri). Dopo cinque minuti, Politano accorcia le distanze dopo una concertata azione avviata dal buon Adjapong, che da un po’ di tempo stava dando del filo da torcere al pendolino Lichtsteiner. Adja mette al centro una bella palla tesa, che attraversa lo specchio fino a trovare la conclusione di Matteo, che concretizza a porta vuota.

Inutile la reazione neroverde, in quanto è sempre Dybala che riesce a bucare ancora la porta del Sassuolo su calcio di punizione, fissando il 3-1 finale davanti ad un Consigli rimasto immobile.

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Bene Adjapong, che dopo essere partito un po’ in sordina è riuscito a confezionare l’azione che ha portato alla rete di Politano e a togliere a Cuadrado la gioia del quarto gol, opponendosi ad un suo tiro. Benino Politano, sempre grintoso e pronto ad attaccare. Letschert e Lirola stanno acquisendo sicurezza, mentre Consigli ha sicuramente qualche colpa in almeno due reti su tre.

Lo scontro con la Juventus non poteva essere una chiara cartina di tornasole per il Sassuolo. Che contro i bianconeri sarebbe arrivata una sconfitta era ampiamente prevedibile. Ora, però, ci saranno due sfide contro Cagliari e Bologna. Due squadre che, con tutto il rispetto, dovrebbero essere alla portata della formazione di Bucchi, che dovrà cercare di dare conferme. Un punto su dodici è decisamente troppo poco. Viaggiare sul fondo della classifica insieme a Genoa, Crotone, Verona e un massacrato Benevento, non è di alcun conforto.

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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