venerdì , 8 Dicembre 2023
Alessio Dionisi sassuolo-sampdoria 1-2
foto: sassuolocalcio.it

Sassuolo-Inter 1-2, Dionisi: “Volevamo vincerla, determinante un Dzeko straordinario”

Alessio Dionisi ha parlato ai microfoni di Rai Radio Uno dopo Sassuolo-Inter 1-2. Il tecnico neroverde ha fatto riferimento ad un risultato essenzialmente sbagliato rispetto a quanto visto in campo: “Dalla panchina la spinta nell’esultanza dell’1-1 era di andare a vincere. I ragazzi spingevano. Sapevano che l’Inter non doveva vincere. Peccato, perché con un po’ più d’attenzione potevamo non subire il 2-1. Peccato perché credo che il risultato non sia giusto. Sappiamo i giocatori che ha l’Inter e grazie a un Dzeko straordinario hanno vinto“.

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Il mister sente la squadra più sua: “La squadra è il Sassuolo. Già l’anno scorso la sentivo mia, quest’anno la sento mia. I ragazzi si devono sentire tutti coinvolti e lo hanno fatto oggi. Oggi volevamo sfruttare un’opportunità. Ci siamo riusciti nella prestazione e non nel risultato. Gli episodi sono stati determinanti e specie giocatori come Dzeko. Non è quello che meritavamo“.

Poi è meno preciso quando parla di obiettivi: “Non so dire sinceramente qual è l’obiettivo della squadra da qui alla pausa Mondiali. L’obiettivo è focalizzarci sulla prossima. È molto difficile. Non pensiamo alla sosta. Pensando alle squadre che dobbiamo affrontare era importante fare punti prima. Dobbiamo pensare giorno per giorno, essere determinati, confermarci, volere sempre di più e migliorare la prestazione precedente. Oggi era una partita che non volevamo perdere e abbiamo perso. A Bergamo cercheremo di fare di più“.

Poi, abbiamo parlato con il mister in Conferenza Stampa al Mapei Stadium, dove era presente il nostro inviato Martino Cozzi.

Cosa è mancato al Sassuolo: “Più che cosa è mancato dobbiamo guardare a quante cose positive abbiamo fatto. C’è mancata un po’ di attenzione sul secondo gol, quando l’Inter dopo il nostro pareggio aspettava solo un episodio. Sappiamo che un episodio può determinare il risultato. Siamo arrivati alla fine poco lucidi. Dopo il pareggio volevamo vincere. Dovevamo provarci fino alla fine. Qualcuno c’è arrivato un po’ corto e qualche sostituzione è stata dovuta a crampi o problemi muscolari. Peccato. Ma non posso dir nulla ai ragazzi”.

Il risultato non piace al mister: “Sapevamo che alla fine del primo tempo c’era un risultato ingiusto rispetto alla prestazione. Quindi l’unico modo per dimostrare che non ci sbagliavamo era riprenderla e giocare fino alla fine. Abbiamo mantenuto l’equilibrio del primo tempo e abbiamo concesso poco all’Inter. È stata una partita alla pari dove forse il risultato più giusto non è quello con cui è terminata la partita, però dobbiamo accettarlo come abbiamo fatto altre volte con risultati più positivi per noi. Loro hanno una squadra con giocatori determinanti. Non pensavamo che l’Inter ci avrebbe concesso il pari, ce lo siamo presi. Peccato perché ci credevamo”.

Commento su Laurienté: “Credo che oltre Laurienté oggi in tanti abbiano fatto una buona prestazione. Lui ha fatto bene e può fare di più. Non deve accontentarsi, è un giocatore di 24 anni. Ha delle doti importanti, finalizzazione, qualità, ripartenza… Ha margini di miglioramenti nella continuità, nell’ordine tattico, nella finalizzazione. Deve solo apprendere per migliorare”.

Poi, il nostro inviato ha chiesto quanto Obiang può dare a questo Sassuolo dopo il suo rientro in campo contro la Salernitana: “Pedro ci può dare tantissimo. L’esperienza la sta già portando. La leadership la sta già mettendo. È un giocatore che va visto anche in allenamento, in settimana. Sono cose che sta facendo dal primo giorno di ritiro e che faceva già lo scorso anno, pur sapendo tutti che non poteva giocare. Quando riuscirà a trovare spazio e la possibilità di giocare, ancora di più farà vedere questo oltre alle qualità importanti da calciatore”.

Infine un ultimo commento: La partita è stata alla pari. Oggi il risultato giusto sarebbe stato il pari. Credo che l’Inter abbia vinto sugli episodi e che gli ultimi 4 minuti non si siano giocati per l’esperienza dell’Inter. Quindi merito a loro. Non hanno rubato nulla. Però credo che l’Inter non era in crisi prima e non è in crisi ora. È la prima volta che vedo un fallo a favore di chi fa ponte. Da ex calciatore e addetto ai lavori non ho mai visto nulla di questo tipo… dovrò imparare qualcosa. Pinamonti mi è piaciuto. Non ho pensato di inserire Alvarez prima. Sull’1-2 la partita non era facile, l’Inter ha abbassato i ritmi, sulle rimesse laterali e sui calci d’angolo, basta guardare le due formazioni. Dovevamo incanalarla prima, dopo non è facile… ma è normale, non rimprovero nulla a nessuno, né all’Inter né ai ragazzi”.

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Ai microfoni di DAZN, poi il mister ha detto: “Non sono arrabbiato né deluso, sono dispiaciuto. Ce la siamo giocata alla pari per 70 minuti: questa partita l’Inter non meritava di vincerla. Credo che entrambe abbiano giocato per vincere, forse il risultato più giusto sarebbe stato il pari. Peccato, ci sono mancati gli ultimi venti minuti, potevamo provare a vincerla. Noi a livello di individualità abbiamo qualcosa in meno rispetto a loro, il rammarico è non essere stati lucidi fino alla fine come nei 70 minuti precedenti“.

Il gol dell’Inter non è piaciuto al mister: “Non mi piace tanto parlare degli arbitri, di solito quando chi salta si fischia fallo contro chi fa ponte e non contro chi salta. È la prima volta che lo vedo succedere“.

Poi parla dei suoi: “Sia Frattesi che Thorstvedt non erano al massimo. Il primo è dovuto uscire per un risentimento, il secondo ha fatto due allenamenti in settimana. Poi siamo passati a due con Alvarez per cercare di riprendere la partita. Faccio una provocazione: che sarebbe successo con Berardi? Chi ha giocato ha fatto bene, è normale che senza il giocatore più importante gli altri si sentano responsabilizzati, speriamo che questo rimanga anche col rientro di Domenico, che spero rientri presto. In tutte le squadre il giocatore più importante pesa, da noi ancora di più. Speriamo che il suo ritorno non tolga niente, ma sono sicuro che sarà così e che ci darà di più“.

Alessio Dionisi

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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