Sfiderei chiunque, anche un monaco buddista, a ri-guardare Sassuolo-Fiorentina 3-3 senza andare in escandescenza. Perché una cosa del genere non si può vedere. Non si può subire una rimonta dopo essere andati in vantaggio per 3-1 e aver praticamente chiuso la partita.
Ok, l’espulsione di Djuricic è stata determinante ma dovuta. Ok, i 7 minuti di recupero erano forse un filino esagerati (ma non tanto). Ma da queste parti abbiamo da tempo imparato a non recriminare mai oltre il dovuto. Quanto al peccato del serbo, si è trattata soprattutto di ingenuità.
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Sassuolo-Fiorentina 3-3: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Se guardiamo al bicchiere mezzo vuoto, troviamo una squadra che non riesce a vincere e che non brilla quando lo fa (contro Chievo e Catania). Vediamo una difesa che balla troppo nei momenti decisivi. E ieri ci si è messa anche qualche insicurezza di Consigli.
Ma, guardando al bicchiere mezzo pieno, siamo ancora là: a ridosso della zona Europa. Settimi insieme ad altre tre squadre, quando l’anno scorso di questi tempi si era quartultimi. Inoltre, siamo tornati a far gol (e bei gol) e a spaventare a morte l’avversario prima di calare d’intensità.
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È chiaro che bisogna imparare a vincere di nuovo. Come quando ci si rompe una gamba e tornare a camminare sembra la cosa più complessa del mondo. Domenica a Frosinone si cambia finalmente aria dopo tre volte di seguito in casa. E chissà che la Ciociaria non possa finalmente portarci bene.
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