In questo freddo lunedì dicembrino, mentre c’è chi festeggia e chi si dispera per motivi che esulano dal nostro campo d’informazione, noi tifosi del Sassuolo possiamo sicuramente esprimere la nostra soddisfazione per un ritorno fresco e soddisfacente ad una vittoria che mancava ormai dal 16 ottobre e da nove lunghissime gare.
L’Empoli cade sotto i colpi sassolesi e si respira un po’, risalendo qualche posizione in attesa dei posticipi che vedono implicate le squadre che girano intorno alla posizione neroverde: Chievo-Genoa ma soprattutto Udinese-Bologna. Si parla di lotta per una risalita e una salvezza “tranquilla” e si sta lavorando per migliorare, questo è certo. L’infermeria ancora gremita stavolta non ci punisce e lo stato di forma di due giocatori in sicuro crescendo come Ricci e Ragusa dà finalmente sicurezza.
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Due i rigori, realizzati da Pellegrini e da Ricci, che hanno consentito ai neroverdi di portarsi in doppio vantaggio, ma l’episodio che ha chiuso la partita è stato dettato da una errata respinta di Skorupski su un tiro del giovane Federico: il goffo rimpallo colpisce Ragusa che non sbaglia e la insacca. 3 a 0 e si torna a Sassuolo a punteggio pieno e con un morale che, già alto dopo il pareggio di Napoli, sta finalmente raggiungendo livelli che un tempo si erano fatti consueti.
Non che l’Empoli abbia giocato male ma, sicuramente, nella sconfitta ci ha messo del suo. Benino Croce e Saponara, con quest’ultimo che si è presentato all’appuntamento con il gol dopo 11 minuti e sullo zero a zero. Sfortunatamente per la formazione azzurra, sul luogo era presente anche un certo Andrea Consigli.
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Ma la cosa più bella di ieri è stata il vedere una squadra compatta, unita, pronta a lottare su ogni pallone per prendersi la vittoria. Nessuno ha sfigurato. Col cecchino Ragusa, ormai presenza quasi fissa quando si tratta d’appostarsi in area, fa il paio il frizzante Ricci, lo abbiamo già detto.
Ma la difesa è stata impeccabile ed è finalmente riuscita a non subire gol. Antei e Acerbi al centro del reparto arretrato sono come le colonne d’Ercole: oltre non si passa. Bene finalmente anche Peluso, che si riscatta così da una serie di risultati altalenanti. Si spera niente di grave per Pellegrini.
Giovedì col Genk saluteremo ufficialmente l’Europa, con la testa che vola già a lunedì prossimo: lo scenario sarà quello caldissimo e difficile del Franchi di Firenze.