Roberto De Zerbi ha parlato in conferenza stampa prima di Sassuolo-Crotone, sfida valida per la terza giornata del campionato di Serie A 2020/2021.
Innanzitutto un ricordo di Giorgio Squinzi: “Mi sembra ieri che è scomparso il dott. Squinzi. Abbiamo il ricordo di quelle giornate. Ma oltre a ricordarlo dobbiamo onorarlo con il nostro lavoro sul campo. Come voleva lui dobbiamo essere quanto più ambiziosi possibile. Alzare l’asticella e spingere in avanti va fatto anche in sua memoria”.
Dopo lo Spezia, un’altra neopromossa come avversaria: “Abbiamo visto che lo Spezia ha vinto a Udine, è una formazione di tutto rispetto, che ha fatto bene. Abbiamo fatto tanti gol contro di loro ma potevamo farne altri. Non abbiamo però mai messo a rischio il risultato. Domani affrontiamo il Crotone nello stesso modo. Diventa già una partita importantissima per noi sia a livello mentale che di classifica. Non è una determinante per il proseguo del campionato ma poco ci manca. Le neopromosse sono da prendere con le molle, non sai che tipo di campionato possono fare. Quando è uscito il calendario vedevo troppi sorrisi per le prime partite, ma lo sai a fine partita. Prima devi prepararla con la massima attenzione, altrimenti rischi di perdere punti”.
L’avversario è già stato studiato: “Il Crotone difende basso, ci aspetta per poi ripartire. Noi dobbiamo essere bravi a scardinare la loro organizzazione di gioco. Non è facile. Questa partita vale doppio per noi, può incanalare il nostro campionato”.
Qualche dettaglio sugli infortuni: “Raspadori rientra. Rogerio, Magnanelli e Boga sono ancora fuori”.
Infine, una considerazione: “Essere temuti dopo tre anni di lavoro è una soddisfazione. Siamo rispettati, abbiamo ottenuto la stima degli avversari. Vuol dire che abbiamo fatto bene. Non dobbiamo pensare di essere più bravi di quel che siamo però. Dobbiamo essere consapevoli di cosa siamo diventati, senza dimenticare da dove siamo partiti e le scoppole che abbiamo preso durante il percorso”.