Ci si era illusi. Dopo aver sorpassato il Genoa si poteva continuare a rullare punti, lasciando indietro anche i clivensi. Il penalty sbagliato e il vantaggio di Matri hanno poi spinto in tal senso le nostre più intime speranze. Quest’anno il Chievo lascia il Sassuolo a bocca asciutta: nemmeno un punto tra andata e ritorno.
Nemmeno il tempo di entrare in partita che Letschert fa un fallo in area sull’ultimo uomo del Chievo. Pairetto non ha dubbi: rosso diretto e calcio di rigore per i gialloblù. La partita si mette subito in salita per gli emiliani. Per fortuna che Inglese angola troppo il calcio di rigore e la getta sul palo, con Consigli che aveva intuito.
Il Chievo non riesce tuttavia a disinnescare la trappola del fuorigioco sassolese e i dieci neroverdi riescono a portarsi in vantaggio. Berardi mette in mezzo, Politano ci prova di testa ma è Matri ad arrivarci a a buttarla dentro. Rapace d’area che conferma il momento di forma segnando la sua sesta rete stagionale.
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Il bello finisce qui, nonostante Politano vada vicino al raddoppio. A furia di provarci, Inglese riesce a trovare il pareggio, bucando Consigli di testa sul primo calcio d’angolo per i suoi. Da questo momento in poi sarà solo Chievo – tranne qualche breve guizzo di Ragusa. Alla fine della partita, per Inglese sarà addirittura hattrick. Si resta così a mani vuote, con l’amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere.
Reattivissimo Politano, spesso costretto ad abbassarsi in copertura ma assolutamente pronto ogni qual volta bisogna fuggire in contropiede: gli manca solo il gol. Ragusa cerca invece di riaccendere qualche speranza, quando ormai è troppo tardi. Sottotono Acerbi, che ha qualche colpa sull’espulsione del suo comparto di reparto.
La classifica si muove poco a causa della contemporanea sconfitta di tutte le squadre della seconda metà, ad eccezione del solo Chievo, ovviamente. Se questo ci evita di scendere, rende però più difficile la risalita. Domenica a Udine ci sarà la festa per i 120 anni dei friulani e tra gli spettatori ci sarà anche la bandiera Zico. Quale occasione migliore per rifarsi della disfatta del Mapei Stadium, magari cercando di rovinare la festa ai bianconeri.
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