Sassuolo-Atalanta 1-1 è stata tante cose. E, partendo da quelle che ci riguardano solo di sguincio, mai fu tanto gradito consegnare uno scudetto all’Inter, pareggiando con la Dea e decretando di fatto la vittoria del 19° titolo da parte dei nerazzurri di Milano.
Complimenti ai campioni d’Italia, al di là di vaneggi, polemiche e sfottò. Qui si parla di sport e nello sport le vittorie altrui vanno sempre riconosciute, perché a parlare è sempre il campo. E il campo non mente mai.
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Sassuolo-Atalanta 1-1: poter costruire qualcosa di più grande
Divagazioni a parte, Sassuolo-Atalanta 1-1 è stata tante cose, dicevamo. Innanzitutto si è visto forse per la prima volta dopo anni un Sassuolo non arrendevole di fronte ai bergamaschi.
I brividi del rigore realizzato da Berardi e di quello parato da Consigli, al di là delle espulsioni (sacrosante) di Gollini e Marlon. Un Consigli maiuscolo, i giovani Traorè e Raspadori in grande spolvero, una squadra che gira anche contro i secondi in classifica.
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E la sensazione di poter costruire qualcosa di più grande. Un Sassuolo con la testa all’obiettivo, capace di portarsi a 2 punti dall’Europa.
Solo 2 punti, ringraziando la Sampdoria, ovviamente. E riscaldando gli ultimi quattro turni di campionato, nei quali incontreremo Genoa e Parma in lotta per la salvezza e Juventus e Lazio in lotta per l’Europa che conta. Non sarà facile ma sarà bellissimo.
