Secondo gol di Giacomo Raspadori contro il Genoa, su tre fatti in totale con la maglia del Sassuolo e, dopo sei mesi dal suo primo centro a Roma contro la Lazio, stavolta Jack è davvero decisivo.
Quando segna, si vince. Regola matematica finora sempre applicata ad uno dei migliori prodotti d’un grande vivaio. E in tutto questo parlare di mercato e di riportare Scamacca alla base, Giacomo Jack Raspadori dimostra che lui c’è. E che quando sta bene può essere l’attaccante in più.
Le difficoltà di Ciccio Caputo e Defrel le conosciamo. I due non si sono ancora completamente ripresi dai rispettivi infortuni. E se il Raspa è rimasto in prima squadra, qualcosa vorrà dire.
Mandarlo in prestito altrove è inutile, forse controproducente. Il 2000 di Castel Maggiore lo amiamo tutti. Tifosi, ambiente, compagni. L’abbraccio con Magnanelli subito dopo il gol ha rappresentato appieno uno di quei momenti in cui si fondono passato, presente e futuro.
E poi Jack, dopo il capitano, è quello che veste di neroverde da più tempo. È arrivato nel 2009, a nove anni. Quattro anni dopo il capitano e uno prima di Mimmo Berardi…
LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI DE IL VANEGGIO
