Alla vigilia della sfida Sassuolo-Milan in programma domani alle ore 15:00 al Mapei Stadium, abbiamo chiesto un parere sull partita ai colleghi di MilanLive.it, portale di riferimento dei tifosi rossoneri. Ecco la nostra intervista a Matteo Bellan, che si sofferma sulla situazione della squadra di Montella che in casa del Sassuolo non è mai riuscita a raccogliere punti.
Sassuolo-Milan arriva in un momento chiave della storia rossonera: mancano infatti pochi giorni al closing che vedrà la nuova proprietà cinese insediarsi ufficialmente. Come il pubblico di fede rossonera ha seguito l’avvicendarsi delle voci dell’ultimo periodo?
I tifosi del Milan non vedono l’ora che la vicenda inerente la cessione del club si concluda, ovviamente in maniera positiva. Da anni il pensiero che va per la maggiore è che l’era Berlusconi-Galliani sia terminata e che si debba aprire un nuovo capitolo della storia rossonera. Il cambio di proprietà e di management è necessario per rivedere il Milan ai vertici del calcio in Italia, in Europa e nel mondo.
In Milan punta al ritorno in Europa e non può permettersi di perdere terreno. L’approccio di Montella, che secondo molti commentatori ha ben valorizzato le risorse disponibili, è gradito dalla piazza milanista o ci si attendeva qualcosa di diverso?
Montella è molto apprezzato dalla piazza milanista, perché c’è la consapevolezza che non gli sia stata consegnata una squadra dal livello qualitativo particolarmente elevato e dunque lui ha ottimizzato le risorse a disposizione. Sicuramente il calcio messo in pratica dal Milan non sempre ha soddisfatto, anzi, però bisogna fare i conti con il materiale a disposizione e diciamo che il mister sta ottenendo praticamente il massimo da questo gruppo. Ha capito che essere padroni del gioco e fare la partita è difficile con gli attuali interpreti e a volte è necessario avere un atteggiamento più accorto e giocare di rimessa.
Ha appena compiuto 18 anni Gianluigi Donnarumma, simbolo del nuovo corso rossonero, fondato sull’italianità e la tendenza alla valorizzazione dei giovani. Da questo punto di vista Milan e Sassuolo seguono strade simili: vedreste bene qualche giocatore neroverde recentemente “sbocciato” anche in una grande squadra come quella guidata da Montella?
Il Sassuolo ha fatto un buon lavoro con i giovani, soprattutto italiani, in questi anni ed è una bella realtà. Sicuramente tra i talenti più interessanti ci sono Pellegrini, Politano e Berardi. E sono curioso di vedere la crescita di Sensi, un ragazzo che ha giocato poco ma che ha ottime qualità tecniche.
Il Sassuolo ha sempre battuto il Milan al Mapei Stadium. Come si approccerà alla gara la compagine rossonera nel tentativo di invertire questa tendenza?
Il Mapei Stadium è un tabù da sfatare e speriamo che questa sia la volta buona. Servirà fare una gara molto attenta e cinica. Il Sassuolo ha giocatori che in fase offensiva sanno fare male, dunque sarà importante lasciare loro poco spazio ed evitare qualsiasi tipo di distrazione. In attacco bisognerà essere concreti e sfruttare ogni minima occasione creata.
Impossibile non chiudere con un cenno a Domenico Berardi, che ha siglato numerosi gol proprio contro il Milan, a partire dal celeberrimo 4-3 che costò la panchina ad Allegri nel gennaio 2014. Il numero 25 neroverde sarà un sorvegliato speciale?
Senza dubbio Berardi è l’uomo più temuto, considerando i precedenti e il suo grande talento. Speriamo che non sia in giornata e che comunque il Milan riesca a neutralizzarlo.