C’era anche Canale Sassuolo alla presentazione del Mapei Football Center, il centro sportivo voluto dal patron Giorgio Squinzi e strettamente collegato al progetto Sassuolo. In conferenza stampa abbiamo raccolto una serie di dichiarazioni che hanno spiegato tutto ciò che c’è da sapere riguardo a questa nuova struttura legata ai colori neroverdi.
Il Mapei Football Center, 45mila metri quadri di centro sportivo, è stato realizzato in due anni e nasce grazie ad una convenzione tra l’Unione Sportiva Sassuolo Calcio e il Comune di Sassuolo, in virtù di una concessione di durata quarantennale di un’area di proprietà comunale in località Cà Marta, finalizzata alla realizzazione e gestione di un piano di promozione sportiva.
Mapei Football Center: le dichiarazioni di Giorgio Squinzi e del presidente Carlo Rossi
A parlare è stato innanzitutto il patron Giorgio Squinzi, che ha fatto cenno alle difficoltà incontrate nella realizzazione di questo progetto: “Purtroppo il problema della normazione normativo burocratica italiana riguarda sia il calcio che tutte le altre attività industriali. È un freno alla crescita del nostro paese. Nel calcio le difficoltà sono simili. Bisogna continuare a crederci e ad andare avanti. È questo l’input che ho dato a Carnevali e al Sassuolo”.
Ma mr. Mapei fissa anche la tabella di marcia per la formazione neroverde: “L’obiettivo del Sassuolo Calcio sarebbe quello di rimanere stabilmente tra le prime 5-6-7 squadre del campionato italiano e quindi in Europa. E poi magari un giorno anche la Champions. Giovanni Carnevali ci sta lavorando…”
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Ha poi parlato il Presidente, Carlo Rossi: “Questa è la giornata più emozionante da quando seguo il Sassuolo. Sono entrato nella stagione 2003/04, in una situazione disperata. Salvo il primo anno, con i play-out a Vercelli, abbiamo ristrutturato un po’ tutto e sono cominciati i play-off. Cinque li abbiamo persi, ne abbiamo vinto uno. Poi Allegri ci ha portato in B. In B abbiamo perso ingiustamente con Torino e Sampdoria, nel quale il dottor Squinzi si era scoraggiato e se si fosse tirato indietro oggi non saremmo qua. Indubbiamente oggi sono emozionatissimo, perché è un sogno che abbiamo coltivato anche quando c’è andata male. Ne parlavamo spesso con Gianni Soli, compianto responsabile del settore giovanile, quando avevamo solo 2 squadre. Oggi, tra maschile e femminile, abbiamo 21 squadre. Ringrazio il dott. Squinzi, la dott.sa Adriana Spazzoli”.
Sulle sue parole Squinzi ha voluto rimarcare: “Carlo Rossi è l’anima del Sassuolo. C’è stato il primo giorno e ci sarà sempre”.
Architetto Giancarlo Floridi, la persona che ha progettato questo spazio insieme ad Angelo Lunati, che ha raccontato la storia del Mapei Football Center: “La cosa più bella sarà visitare questo edificio. È molto speciale e ha preso questa forma per alcuni motivi particolari. Questo era l’ultimo pezzo di campi prima della zona industriale. Volevamo creare dei campi da gioco mantenendo l’unità di questo paesaggio, il suo volto, la sua dimensione. Creare un edificio verticale, che non occupa suolo, che si ispira ai centri sportivi dei prossimi Mondiali, è stata una scelta molto radicale: fare un edificio che abbia la forma dei campi, lungo quanto un campo da gioco, in maniera molto stretta e molto alta. C’era volontà di restare legati a questo territorio. Volevamo pensare che oltre a essere la casa del Sassuolo, questa poteva essere anche la casa della gente, una fucina di talenti”.