Va bene, questo Lecce-Sassuolo 1-1 ha visto una certa delusione negli occhi dei tifosi neroverdi che, dopo la realizzazione del rigore da parte di Berardi, si aspettavano tre punti e un salto non indifferente in classifica. Non sarebbe stato affatto male. Ma dalla vita non si può avere tutto.
Anzi, la verità è che uscire con un punto dal Via del Mare, dopo quanto accaduto con il Monza e in una partita nella quale i padroni di casa hanno creato tanto (e certe volte fatto meglio), è probabilmente una mezza vittoria. Un punto guadagnato più che due punti persi.
Anche perché Dionisi si è trovato costretto a schierare un Pedersen fuori posizione a causa dell’infortunio di Toljan, a schierare Ferrari dall‘inizio (suo l’errore che ha regalato il pareggio al Lecce), a inserire per la prima volta Racic e Castillejo in campo da titolari. E anche a utilizzare un Pinamonti non al massimo. Non proprio le condizioni ideali per far bene. Ma tant’è.
Leggi anche > Le pagelle della sfida del Via del Mare: eppur la classifica si muove
Lecce-Sassuolo 1-1: ora la sosta, poi si ricomincia a soffrire
Qui non si vuole difendere nessuno, sia chiaro. Quello che vogliamo è precisare una cosa, al di là di allarmismi che parlano di crisi di risultati o che chiedono già di nuovo #dionisiout dimenticandosi dei festeggiamenti contro Juve e Inter. La squadra ha qualità, ma ha bisogno di continuità. Lo si è visto stavolta, lo si è visto nelle partite scorse.
La sosta è un’arma a doppio taglio. Da un lato si ha la possibilità di tentare di recuperare gli infortunati, dall’altro si interrompe la striscia di partite che, negli ultimi tempi, è stata di uno\due impegni a settimana. Prendiamoci questa breve vacanza, che poi c’è da ricominciare a soffrire.