Altro che la carica dei 101, qui stiamo parlando di un vero fuoriclasse. Domenico Berardi ha raggiunto il traguardo dei 100 gol in carriera, anzi 101 (con le due reti di ieri al Mapei contro la Fiorentina), tutti con la maglia neroverde.
Con i viola De Zerbi preferisce non sfruttarlo dall’inizio, Mimmo rientra da un infortunio, è fermo da un mese. Stesso discorso per il francese Gregorie Defrel, anche lui al rientro dopo uno stop di quattro settimane. Ma le cose con la Fiorentina non si mettono bene. Viola in campo con un assetto ultradifensivo, ma comunque pericolosi in contropiede. Al trentunesimo Bonaventura firma il vantaggio dei toscani.
Serve quindi l’apporto di Domenico. Nella ripresa è già in campo, assieme al compagno Defrel. Bastano pochi minuti e i due mandano in tilt la difesa viola, uno a destra e l’altro a sinistra, si scambiano di posizione, alternano incursioni al centro, dribbling, palloni tagliati per i colleghi Raspadori e Boga. Dragowski e compagni non ci capiscono più nulla. Il dominio neroverde è totale. Bastano pochi minuti e Berardi e Raspadori si procurano due rigori. La responsabilità se la prende proprio Mimmo, il campione: è impeccabile, il primo penalty all’incrocio (e arriva il gol numero 100 in carriera) e il secondo, che spiazza il portiere viola, nell’angolo sinistro. In tre minuti la partita viene ribaltata.
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Berardi è Berardi, non si può descrivere un campione come lui. Il ragazzo di Cariati (una piccola realtà della Calabria di 8mila anime), arrivato al Sassuolo quasi per caso da ragazzino, per la maglia neroverde ha dato tutto e continua a dare tutto. La famiglia Squinzi aveva l’obiettivo di trasformare il calciatore nella bandiera della squadra: oggi Mimmo per i neroverdi è più che una bandiera, è il cardine della squadra, un esempio per i compagni, un vero campione. La società neroverde ha saputo valorizzare le sue qualità, Berardi è uno degli esterni d’attacco più influenti del campionato (nel suo ruolo probabilmente il più performante tra gli italiani), anche in Nazionale è ormai un riferimento. La sua scelta di restare a Sassuolo, indubbiamente, è stata vincente. Altri talenti che hanno vestito la maglia neroverde non hanno avuto la stessa fortuna, il salto in squadre più blasonate non ha dato i risultati sperati, pensiamo a Zaza, Sansone, Duncan, Boateng e Lirola, per fare solo alcuni esempi.
Auguriamo quindi al nostro Mimmo altri 100 gol in neroverde, anzi 101…