Se si confrontano le ultime due partite disputate dai neroverdi, ovvero Juventus-Sassuolo 2-1 e Sampdoria-Sassuolo 4-0, vediamo due sconfitte, zero punti in campionato e l’eliminazione dalla Coppa Italia. Ma anche due partite completamente diverse.
Perché se da un lato si parla di due sconfitte, dall’altro di due prestazioni decisamente opposte. Contro la Sampdoria, il Sassuolo è stato arrendevole e insufficiente. Contro la Juve, è stato in grado di gestire il gioco e di dare dimostrazione di saper mettere in campo un gran calcio.
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Perché se una cosa ci insegna la sfida di Torino è che con le giuste motivazioni questa squadra gira alla grande. Una questione di stimoli? Può darsi. Perché la volontà di passare il turno, di voler battere la Juve a Torino per la seconda volta nella storia nella stessa stagione della prima, cose da nulla non sembrano essere.
Il campo ha parlato e ha messo in luce punti di forza e di debolezza della formazione neroverde, roba che non scopriamo oggi. Anche se la difesa è parsa meno ballerina del solito, sono le sbavature ad aver fatto male, specie quella di Muldur sulla seconda rete della Juve. Contro la quale nulla ha potuto un Pegolo straordinario, una bandiera neroverde che quando gioca dimostra sempre di poter essere più di un secondo portiere anche a quarant’anni suonati.
Si torna a casa ad aspettare la Roma, adesso, senza più la Coppa Italia e in attesa di poter prendere il massimo da questo campionato. Non sarà facile ma sarà necessario.
