Cosa ne parliamo a fare? Questo è il commento a freddo dopo Inter-Sassuolo 2-1. E stavolta è proprio gelido. E non per via del risultato, che ci sta. Perdere contro la capolista non è roba da vergognarsi. Il problema è come tutto ciò accade.
E quindi, visto che poi ne abbiam già parlato, che ne parliamo a fare?
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Concentriamoci sulle cose belle. Sul possesso palla e sui tiri in porta. Ché poi siano finiti fuori dallo specchio o dritti tra le braccia di Handanovic, quello è un altro discorso.
Concentriamoci su Raspadori, ma non sull’episodio del rigore dubbio che ha portato al raddoppio dell’Inter. Piuttosto sulla sua fascia di capitano e sul suo anno di nascita. E poi guardiamo lui, Traorè, Oddei e pure Karamoko. E speriamo nel futuro.
Perché il futuro è la cosa che ci fa essere sereni, in queste ultime nove giornate come nei. Il passato è passato e la settimana prossima a Benevento si ricomincia da capo, si vive alla giornata. Quel che è stato è stato. Del resto, che ne parliamo a fare?