venerdì , 20 Settembre 2024
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Foto: CalcioMercato.com

I numeri di Torino-Sassuolo 3-2: non bastano i primi gol di Berardi all’Olimpico

Commentare una partita come quella di oggi pomeriggio è davvero dura, anche a distanza di ore dal triplice fischio di Mariani. Abbiamo assaporato la vittoria per ottanta e passa minuti, la seconda delle quattro di quell’agognato filotto professato da De Zerbi qualche settimana fa per tornare in corsa per l’Europa. Non è bastata la prima doppietta stagionale di Domenico Berardi, coincisa con l’arrivo in doppia cifra: i due gol rifilati oggi da Mimmo sono i primi allo Stadio Olimpico “Grande Torino”, le uniche tre reti ai granata segnate finora erano arrivate al Mapei Stadium. Un altro stadio “conquistato”, insomma: ma la disperazione di Berardi in panchina ripresa dalle telecamere non è passata inosservata ed è il quadro di una stagione in cui il Sassuolo non riesce a fare quel passo in più a cui accennava Carnevali nel prepartita.

Seppur i numeri siano forse il metro di giudizio meno azzeccato per raccontare una partita come Torino-Sassuolo 3-2, facciamo una panoramica generale: i granata hanno tirato ben 23 volte, e in 15 di queste hanno centrato la porta di Consigli. Anche oggi il nostro Andrea ha vestito i panni di Superman, sventando una quantità esorbitante di opportunità (meritandosi il nostro 7 in pagella). Il Sassuolo, dal canto suo, di tiri ne ha compiuti 12, dei quali 5 in porta: ad onor del vero, una volta trovato il vantaggio i neroverdi hanno agito di rimessa (anche oggi minor possesso dell’avversario, come contro il Verona) trovando molti spazi e costruendo azioni pericolose, ma non riuscendo mai a chiuderla con il punto dello 0-3.

foto: LaPresse

Uno dei dati che possono aiutarci a capire la partita è quello sui cross tentati: il Sassuolo ne ha fatti 6 contro i 23 del Torino. I granata, seppur con minor precisione, hanno basato la rimonta sul predominio delle fasce, e in questo senso l’uscita sull’1-2 di un giocatore come Berardi, noto per l’abnegazione in fase difensiva, ha lasciato Toljan solo contro Ansaldi e Gojak. Non sorprende che entrambi i gol nascano proprio da quella zona di campo.

Veniamo ai parametri individuali: sorprende vedere un centrocampista difensivo come Pedro Obiang al primo posto per tiri tentati in questa partita. Sebbene un paio di essi siano in realtà conclusioni da dimenticare, al terzo tentativo ha sfiorato la traversa e al quarto è andato ad un passo dal 2-3 per noi, con Sirigu strepitoso nell’occasione. L’equatoguineano, convocato ieri dalla propria Nazionale, è primatista anche nei dribbling (4) e nei chilometri percorsi (12,437 km), oltre ad essere secondo per palloni giocati (71, dietro soltanto a Ferrari).

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Concludiamo con un appunto sui subentrati, in particolare i due ivoriani Jeremie Boga e Junior Traorè: nel postpartita, De Zerbi ha affermato di averli inseriti proprio per offendere ancora e cercare il 3-0. I due rispondono con 29 palloni toccati in due e zero tiri tentati: non proprio lo scossone che auspicava De Zerbi quando rilevava due appannati Defrel e Djuricic. E chissà che non siano loro i giovani che devono farsi un po’ di panchina o, peggio ancora, di tribuna. Il caso Djuricic insegna.

Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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