Alessio Dionisi ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della gara con l’Atalanta. L’allenatore neroverde ha analizzato la sconfitta del Gewiss Stadium, focalizzandosi anche sull’infortunio di Berardi e sulla prestazione di D’Andrea.
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Aveva preparato una gara di ripartenza o è stata una conseguenza di quanto accadeva in campo?
“Abbiamo deciso di lasciargli i primi dieci metri davanti al limite dell’area, di aspettare lì e di correre in avanti invece che indietro. L’obiettivo era quello e l’abbiamo fatto bene. Se li vai a prendere, calciano e ti fanno correre indietro. Nel correre in avanti sono molto forti e noi siamo meno fisici, invece abbiamo provato a correre in avanti e l’abbiamo fatto bene. Il risultato è negativo, ma credo che non sia meritato. Dobbiamo accettarlo perché di fronte avevamo un’Atalanta forte, che sta facendo un gran campionato e che ha giocatori bravi. Per certi tratti abbiamo tenuto testa”.
Avete notizie su Berardi?
“Credo si sia fermato subito perché non si è sentito tranquillo. E’ troppo presto per dire cos’è successo. Mi sento di essere ottimista, anche perché lo sono di natura”.
Pinamonti lavora tantissimo per la squadra, qual è la sua reazione dato che non trova i gol?
“E’ molto propositivo. E’ normale che un attaccante voglia fare gol, lo cerca sempre in allenamento. Il maggior assistman della squadra è Berardi, ma non ce l’abbiamo da tempo e per un attaccante è sempre difficile quando viene marcato a uomo. Sono molto soddisfatto di quello che sta facendo, con il rientro dei giocatori di qualità anche per lui ci saranno più occasioni. L’ha testato subito perché in settimana Domenico si è allenato e nella prima partitina l’ha mandato in porta più volte. L’atteggiamento che ci sta mettendo è quello giusto, non deve pensare troppo al gol o finisce per innervosirsi. Dobbiamo continuare a cerare di mettere tutti i giocatori offensivi nella possibilità di finalizzare”.
Hai dei rimpianti su come la squadra ha approcciato i momenti decisivi della partita?
“Il primo gol mi ha fatto arrabbiare perché poco dopo è finito il primo tempo e nello spogliatoio devi dire altre cose. E’ nato da una rimessa laterale battuta veloce, avevamo fatto gol e chi aveva fatto bene nell’azione del vantaggio si è distratto un attimo. Koompmeiners ha messo una palla di qualità. Peccato perché cerchiamo la prestazione ma l’ultimo minuto del primo tempo e il primo minuto del secondo tempo hanno determinato il risultato finale. Sono convinto che se avessimo finito il primo tempo in vantatggio sarebbe stata un’altra così. E’ andata così, ma dobbiamo migliorare: quando gli avversari hanno la palla non devi mai perdere d’attenzione”.
Che ragazzo è e nei suoi piani che giocatore sarà D’Andrea?
“E’ ancora troppo presto per dirlo. E’ un ragazzo giovane, ha delle qualità. Non ha fisicità, infatti la tenuta è da migliorare. E’ intelligente perché non è facile fare la partita giusta tatticamente e poi anche tecnicamente. Lui l’ha fatto. L’aveva fatto anche con il Torino, che forse è stato ancora più difficile perché era la prima per lui. Diamogli tempo di crescere, ha giocato in Primavera e magari tornerà a giocarci. Se continua così può avere un bel futuro”.