Ieri sera, Roberto De Zerbi è intervenuto ai microfoni di Sportitalia per parlare del suo Sassuolo, ma anche dell’offerta faraonica che sarebbe pervenuta nelle ultime ore dalla Russia, più precisamente dallo Spartak Mosca.
Sul mercato: “Voglio avere tutta la rosa in salute. Se stanno tutti bene, non ho bisogno di niente: devo valutare chi torna da infortuni lunghi, poi vedremo cosa può servire. Incertezze? Ogni tanto abbiamo vuoti di concentrazione, come in occasione dei gol di Leao e Keita. Dobbiamo evitare questi blackout“.
Sulla costruzione dal basso: “Più ti abbassi, più richiami il pressing avversario e hai vantaggi nell’andare a fare gol. Non è questione di essere belli o alla moda, dipende da quanto sei bravo ad uscire da certe situazioni. Napoli? Penso solo al Sassuolo. C’è tempo per tutto, anche per andare via ma non è scontato che dopo due/tre anni un allenatore debba già salutare. Ho ancora entusiasmo e non è nei miei piani andarmene, poi a fine anno vediamo come abbiamo finito”.
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Su un ipotetico scambio Locatelli-Tonali: “Il mio gruppo è forte così e non si tocca. Quando mi chiedono della crescita di Locatelli, rispondo che il merito è mio e dello staff, ma anche della società e dello spogliatoio, non era affatto scontato che Manuel si calasse così bene nella realtà Sassuolo”.
Su Scamacca: “E’ un giocatore forte e completo, è molto fisico ma ha anche tecnica. Avremmo potuto tenerlo ma abbiamo scelto di farlo andare via”.
Sull’offerta dello Spartak Mosca: “Non è una questione economica o di squadra: non esiste lasciare il posto dove lavoro ad anno in corso. Non ho neanche ascoltato l’offerta, non c’era la possibilità (si parla di un triennale da 9 milioni complessivi, ndr)“.