E’ grande festa in casa Sassuolo Under 16: i 2007 neroverdi ritrovano la vittoria che mancava dalla prima giornata contro il Perugia e regolano a domicilio il Bologna grazie alle reti di Ardizzone e Goulart. Noi di Canale Sassuolo eravamo al Biavati di Corticella per raccontarvi la partita ed abbiamo fatto due parole con mister Maurizio Neri: questo il suo commento a caldo.
Sulla squadra: “Potrà sembrare strano, ma oggi sono più arrabbiato di due domeniche fa: la squadra è forte, ma quando giochiamo contro le presunte squadre meno attrezzate, come Pisa e Napoli, abbassa la tensione. Succede così che da 2-0 con il Pisa finiamo 2-2 e che con il Napoli dominiamo senza segnare e poi prendiamo un contropiede assurdo. Oggi tutto questo non è successo: è chiaro che sono contento, il risultato di oggi è davvero di prestigio contro una squadra forte come il Bologna. Ma il messaggio di oggi è questo: se ci mettono la determinazione e l’intensità giuste, noi ce la giochiamo con tutte. Se invece abbassiamo la tensione, incappiamo in passi falsi che non ci stanno”.
Sulla partita: “Nel primo tempo siamo stati assolutamente in controllo: volevamo lasciargli il controllo della palla. In questo momento non abbiamo un grandissimo palleggio: ci sono tanti giocatori nuovi, alcuni dei quali vengono dai dilettanti, e dobbiamo ancora crescere. Dovevamo essere bravi a chiudere gli spazi e a ripartire con decisione e stavolta lo abbiamo fatto alla lettera. Chi entra deve fare la differenza: sono molto contento per Brown, per Goulart e per Trolese, che sono entrati benissimo. Li ho già “minacciati”, ovviamente in senso buono: la crescita passa da queste prestazioni come da quelle contro Pisa e Napoli. Sono felicissimo del gruppo che sto allenando: in settimana sono splendidi, mentre la domenica dobbiamo ancora fare dei passi in avanti. Ho la materia prima per dirigere una squadra da protagonista. Non basta essere al 99,9%”.
Su Giorgio Vezzosi: “Stanotte Sibilano ha avuto un attacco di febbre ed è stato male: Giorgio si è messo a disposizione, nonostante non stesse benissimo. Oggi è stato il capitano che conosciamo: non sta ancora benissimo ma ci ha messo quel qualcosina in più a livello di mentalità che ha sopperito ad una condizione fisica non al top”.
Sullo staff: “Ci tengo a spendere due parole sul mio gruppo di lavoro: spesso ci dimentichiamo di fargli i complimenti. Loro sanno che quando parlo io, parlo a nome di tutti: nel nostro piccolo, siamo lì tutte le settimane per studiare i minimi particolari. Quando si vince è giusto che le soddisfazioni vengano condivise tra tutti: i ragazzi sono i protagonisti ma chi lavora fuori è altrettanto importante”.