L’argomento del Weekly Post 337 del CIES, Osservatorio del Calcio Internazionale, è l’impiego dei giocatori prodotti dal settore giovanile di ognuno dei 27 migliori campionati europei. La statistica è stata calcolata come minutaggio dei calciatori cresciuti nel vivaio per almeno tre stagioni tra i 15 e i 21 anni sul minutaggio totale della stagione 2020/2021 (dato aggiornato al 5 maggio e che non comprende le partite di Coppa né le competizioni europee). La media europea si attesta al 13.2%.
In cima alla graduatoria ci sono gli slovacchi dello Zilina, che vantano ben 15 giocatori cresciuti nel proprio vivaio ed un altissimo 61.5% di minutaggio. Tra i migliori cinque campionati europei (Liga, Ligue 1, Bundesliga, Premier League e Serie A) domina il Celta Vigo con il 49%, con altri due club spagnoli a completare il podio (Real Sociedad con il 48.5% e l’Athletic Bilbao con il 40.6%). Male la Serie A, nettamente sotto la media europea con solo il 5% di minutaggio riservato ai giocatori cresciuti nella propria cantera: è il dato peggiore tra i le top-5 leghe europee.

E il Sassuolo? La società neroverde si attesta sotto alla media europea ma sopra a quella italiana: con il suo 9.5%, il Sassuolo è al quarto posto in Serie A dietro a Genoa (20.9%), Milan (17.8%) e Spezia (15.3%). Tra i cinque migliori campionati europei, il Sassuolo è in top 50, al 42esimo posto. I tre giocatori cresciuti nel vivaio per almeno tre anni sono Domenico Berardi, Giacomo Raspadori e Brian Oddei (in linea teorica dovrebbe esserci anche il 19enne Stefano Turati, arrivato a gennaio 2018 dal Renate e dunque con più di tre stagioni in neroverde: il portiere non è però mai sceso in campo in questa stagione). Di seguito, la graduatoria italiana redatta dal CIES: come si può vedere, ben 8 società su 20 non superano l’1% di minutaggio riservato a giocatori cresciuti dal vivaio e una società – la Sampdoria – addirittura non ha in rosa nessun giocatore con almeno tre anni di militanza nel proprio settore giovanile.