Le scommesse sportive in Italia hanno da poco festeggiato i 20 anni. Tanto è passato da quando è nato questo mercato, che debuttò in occasione dei Mondiali di Francia ’98. Nel corso di questi due decenni, il mondo della tecnologia è cambiato, e a risentirne è stato anche il betting: certo ai tempi di Barthez e di Di Biagio era impossibile pensare che un giorno si sarebbe scommesso tramite Internet sul telefono cellulare.
L’esordio del 1998
In particolare, fino al mese di giugno di 20 anni fa era molto ristretto il panorama delle scommesse sportive legali nel nostro Paese: in pratica, c’erano solo le corse dei cavalli, oltre al famoso Totocalcio e al Totogol. Il primo imponeva di fare 13, cioè di azzeccare l’1X2 per 13 partite, anche se vincevano anche i 12; il secondo aveva a che fare con il numero di gol segnati nei singoli incontri. Altre scommesse di carattere periodico, insieme con il Totip, erano l’Enalotto e il Lotto, che però non coinvolgevano una dimensione prettamente sportiva. Ecco perché a fiorire era soprattutto il mercato nero, cioè quello delle scommesse non legali, che per altro negli anni precedenti aveva fatto proseliti anche tra gli addetti ai lavori, come dimostrano le squalifiche comminate a calciatori, allenatori e dirigenti per i vari casi di calcio-scommesse.
Perché nacquero le scommesse sportive legali
Tra i tanti fattori che concorsero alla nascita delle scommesse sportive legali in Italia c’era anche il tentativo di restringere e prosciugare il mercato nero. Il nostro Paese, per altro, giunse in ritardo rispetto a molte altre nazioni europee, dove le scommesse sportive erano consentite da tempo. La rivoluzione prese il via con le puntate ammesse per la partita dei Mondiali tra gli azzurri e la Norvegia.
Che cosa è cambiato
Con il trascorrere degli anni, il mercato delle scommesse si è diffuso e ampliato: in altri termini, ha conquistato un numero sempre più elevato di giocatori e, in più, è stato esteso a sempre più eventi sportivi. Oggi si può scommettere – solo per rimanere al calcio – sul numero di reti segnati in una partita del campionato di Singapore, sul numero di corner di un match disputato in Danimarca, sui marcatori di un incontro in Australia, e così via. E non c’è neppure bisogno di andare fisicamente in una ricevitoria, dal momento che con Internet tutto è a portata di smartphone e di mano.
Come si scommette oggi
I siti autorizzati Aams sono numerosi, e garantiscono molteplici possibilità di scelta. Al di là del calcio, poi, si può scommettere su molti altri eventi sportivi, dal Motomondiale al tennis, dal basket alla Formula 1, dal ciclismo alla pallavolo. Bastano pochi secondi per piazzare una scommessa online, ovviamente dopo aver creato un conto di gioco attraverso l’apposita procedura di registrazione. Quest’ultima prevede solo l’invio di una copia di un documento di identità, al fine di dimostrare di aver già compiuto 18 anni.
I bonus
Tra gli incentivi che spingono gli scommettitori saltuari ad aprire un account ci sono i bonus in denaro che vengono previsti per tutti coloro che inaugurano un conto: si tratta di somme che vengono “regalate” dalla piattaforma e che non possono essere prelevate ma vanno usate per le puntate.
Il mercato delle scommesse tra presente e futuro
Siti come NetBet.it sono un punto di riferimento per tutti gli appassionati, e in effetti il settore delle scommesse sportive sembra proprio non conoscere la stessa crisi che ha riguardato negli ultimi anni tutti gli altri comparti economici. Nel corso degli ultimi tre anni in questo ambito si è registrato un aumento del fatturato straordinario, con numeri triplicati. Una tendenza che, per altro, gli esperti pronosticano in aumento: la speranza di una vincita è destinata a non spegnersi mai, e le ragioni del successo delle scommesse vanno identificate anche nella loro storia ancora giovane. Se a questo scenario si aggiunge la comodità che viene garantita dalle applicazioni da scaricare sullo smartphone, diventa facile capire perché la crescita non possa che continuare.
Oggi non si tratta più di puntare su partite di cartello come quelle dei Mondiali, ma ci sono così tante opzioni tra cui scegliere che anche il giocatore meno esperto può trovare una strategia in linea con le proprie aspettative e con il proprio budget. Per esempio, puntando solo su quote comprese tra 1.50 e 2.00, per non correre rischi eccessivi ma anche per non mettere a repentaglio il proprio capitale per eventi che non garantirebbero una vincita sufficiente a giustificare l’azzardo.