domenica , 27 Aprile 2025
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foto: sassuolocalcio.it

Un Sassuolo rapace regola i canarini: Grosso cala il Settebello

Settebello Sassuolo: negli ultimi sette incontri tra Serie B e Coppa Italia i neroverdi hanno ottenuto sei vittorie ed un pareggio, mantenendo la porta inviolata in ben cinque occasioni. Nelle restanti due partite in cui la porta di Moldovan è stata trafitta, il Sassuolo ha vinto 6-1 e 5-2: poco male, insomma. Ottenere un filotto di risultati utili del genere è proibitivo anche ammettendo per vera la tesi di squadra “illegale” sostenuta puntualmente dall’allenatore avversario di giornata (Grosso ci aveva visto lungo prima di quel Bari-Sassuolo di agosto). Soprattutto perché i neroverdi avevano lasciato a desiderare nelle sfide di agosto, culminate con quel Sassuolo-Cremonese 1-4 senza appello.

Diciamocelo chiaro e tondo: in un derby può succedere di tutto. Non è una frase fatta, non è retorica: è ormai sdoganata l’importanza del lato mentale per il conseguimento dei risultati. Il Modena arrivava all’appuntamento con oltre 1500 tifosi al seguito: al muro giallo e alle sbandierate possenti ha risposto il Sassuolo con una coreografia bellissima, a tema tradizione e attaccamento ai colori neroverdi. Il gruppo Sic Ex Murice Gemmae ha coinvolto non solo il Sasol Club ma la curva intera, ammassata nello spicchio inferiore del settore con tanto di cartoncini verdi e neri. Viene spontaneo pensare a quanto sarebbe diverso il colpo d’occhio nello spicchio più caldo dello stadio se solo la grandezza del settore fosse proporzionata alla piazza neroverde

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foto: Canale Sassuolo

Ma veniamo alla partita. Sembrano ormai finiti gli esperimenti per mister Grosso, il cui undici iniziale si è stabilizzato con qualche cambio obbligato come l’infortunio di Boloca. E’ entrato in rotazione Muharemovic che, con la sua esplosività e fisicità, ricorda l’interregno Demiral: al suo fianco è tornato Romagna al posto di Odenthal – unica rotazione tecnica rispetto a Brescia – per aggiungere quel quid di esperienza e gestione indispensabile in Serie B. In mediana, confermatissimo Ghion insieme a Iannoni: dietro a Mulattieri, scelti ancora una volta Volpato, Thorstvedt e Laurienté.

L’intenzione del Sassuolo è chiara: schiacciare il Modena nell’ultimo quarto di campo e sfruttare gli spunti individuali per bucare la porta di Gagno. Come nelle precedenti partite, il Sassuolo arriva al tiro con pochi patemi ma concretizza poco (sì, potremmo dire la stessa cosa anche dopo i sei gol al Cittadella e i cinque al Brescia). Dall’altro lato, il Modena del navigato Bisoli si adegua facilmente allo spartito e attacca di rimessa, sfruttando le saltuarie imprecisioni del Sassuolo. Che puntualmente arrivano e su cui Moldovan conferma il proprio status di portiere top: due volte su Bozhanaj e una su Palumbo, in tutti e tre i casi con conclusioni da fuori area.

Al 41′, il Sassuolo va avanti con un rigore trasformato da Laurienté e guadagnato da Ghion. Ma la maggior parte del merito la vogliamo dare a Mulattieri: quante volte lo abbiamo visto scippare il pallone in fase di pressing? Il gol dell’1-0 al Cittadella è l’esempio più lampante, ma potremmo nominare anche il gol propiziato in amichevole con il Monza e segnato da Laurienté, o l’assist con la Carrarese per Laurienté non capitalizzato per un’indecisione del francese. L’elenco è lungo e ridurre l’accaduto a semplici sviste avversarie non rende merito ad un giocatore magari non prorompente a livello fisico, ma intelligentissimo e sornione al punto giusto.

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foto: sassuolocalcio.it

1-0 e tutti nello spogliatoio. Alla ripresa, spazio a Berardi e Obiang, raggiunti un quarto d’ora più tardi da Lipani e Moro. Il Sassuolo gestisce il vantaggio, non tiene più palla in maniera asfissiante ma allo stesso tempo neutralizza le offensive canarine, ridotte al lumicino. Il 2-0 è una naturale conseguenza: imbucata di Lipani, controllo orientato di Thorstvedt, terzo tempo e palla all’angolino. Riassunto: gol da giocatore di categoria superiore. Quinto centro in campionato per il norvegese, sempre più cannoniere di squadra. L’ultima mezz’ora è di pura gestione: il Sassuolo non si barrica e gioca negli spazi ampi tra le linee del Modena. Il divario tra le due squadre è lampante. Triplice fischio, tre punti al Sassuolo. Tutti a casa.

Vedere una squadra così dominante ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi, sintomo dell’importanza del risultato sportivo per sostenere i colori della squadra del cuore. Potrà non piacere, ma alzi la mano chi in questo momento sta ancora rimuginando sulla retrocessione della scorsa stagione: siete in pochi. Ma i risultati positivi, oltre ad aver riavvicinato il pubblico, stanno dando la carica ai giocatori stessi: quante volte abbiamo parlato di un Sassuolo finito nella spirale negativa, che rispondeva con sempre meno motivazione e lucidità al passare delle giornate? Ecco, vale anche il contrario: quando il Sassuolo si esalta non ce n’è per nessuno. E il Sassuolo che stiamo assistendo da oltre un mese a questa parte, signore e signori, è un Sassuolo inarrestabile, padrone del proprio destino.

Martedì sera, il Sassuolo farà visita alla Juve Stabia, squadra ostica che staziona a metà della zona playoff nonostante lo status di neopromossa. Per i neroverdi, l’occasione per fare ancor di più il vuoto con le inseguitrici è ghiotta. C’è curiosità per vedere come Grosso deciderà di gestire l’impegno infrasettimanale a livello di rotazioni: ma parliamo di un aspetto secondario rispetto all’unione d’intenti e alla solidità di gruppo dimostrata più volte nelle ultime uscite e che, ne siamo sicuri, resterà intatta anche al variare degli interpreti.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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