Come per ogni gara disputata dal Sassuolo, anche per la sfida di domani contro l’Inter in programma alle ore 20:30 allo Stadio Meazza di Milano, abbiamo avuto il piacere d’intervistare un collega che segue e che conosce bene l’ambiente nerazzurro, Andrea Turano del portale Inter-News.it, con Andrea abbiamo fatto il punto della situazione in vista di Inter-Sassuolo.
Siamo al giro di boa, inizia il girone di ritorno e sarà ancora una sfida tra Inter e Sassuolo. A distanza di 19 giornate, come è cambiata la tua Inter?
Rispetto alla partita dell’andata, l’Inter è cambiata totalmente. Non tanto a livello di organico e di gioco, bensì per quanto riguarda la mentalità: il debutto stagionale è stato un salto nel vuoto figlio dell’improvvisazione, una sconfitta nemmeno meritata, ma che è arrivata ed è stata importante per capire in che modo reagire, by-passando eventuali decisioni arbitrali dubbie (lo stesso è successo contro il Parma…) e pensando solo alla propria prestazione. L’Inter di oggi è più concreta, ma contro il Sassuolo non è mai facile, soprattutto ora che c’è l’ottimo De Zerbi in panchina.
Sassuolo bestia nera dei nerazzurri, negli 11 precedenti 7 vittorie per i neroverdi e 4 vittorie per l’Inter. Che partita ti aspetti sabato?
Mi aspetto una partita molto complicata, difficile da sbloccare. Il Sassuolo ha ottime individualità, ma è il collettivo a creare problemi a chiunque, perché l’organizzazione tattica di De Zerbi è quella di una grande squadra. L’Inter non deve permettere al Sassuolo di fare gioco, quindi provare a schiacciarlo nella propria metà campo evitando le ripartenze, ma mi preoccupa proprio la velocità in contropiede. Credo che entrambe le squadre se la giochino, quindi posso ipotizzare che sarà una bella partita dal punto di vista tecnico-tattico, almeno nella prima ora di gioco. Le sostituzioni e l’ultimo quarto d’ora potrebbe far cambiare inerzia alla partita per entrambe le squadre.
Sarà una partita senza tifosi sugli spalti. Qual è il tuo punto di vista sui cori razzisti e in particolare su quanto accaduto durante Inter-Napoli?
Premesso che il razzismo vada combattuto in tutte le sedi possibili, perché è una delle piaghe più imbarazzanti dell’umanità, parlare di razzismo nel mondo del calcio è alquanto azzardoso. Il mio punto di vista l’ho dato in maniera più che completa in un editoriale pubblicato dopo i fatti di Inter-Napoli (per chi volesse leggerla): quello che si sente negli stadi (italiani e non) il più delle volte non è razzismo, ma ignoranza dettata dalla stupida “strategia” di provocare un avversario, per di più se fortissimo come Koulibaly. Sbagliato chiudere lo stadio e/o negare ai tifosi di assistere a uno spettacolo su cui hanno investito a inizio stagione (gli abbonati) o successivamente. L’unica cosa da fare in questi casi è individuare i quattro idioti che utilizzano il razzismo come mezzo (pur non essendo razzismo in sé) e far pagare solo loro, iniziando con il DASPO. Il tifo positivo è da preservare, i delinquenti devono essere allontanati dagli eventi sportivi e non solo.
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Matteo Politano, come giudichi la stagione dell’ex attaccante neroverde?
Politano è la sorpresa di questa prima parte di stagione dell’Inter. Nelle prime uscite ha stupito tutti e, anche sfruttando i passi falsi degli altri neo arrivati (su tutti Nainggolan…), ha fatto vedere di non essere solo un buon giocatore di provincia. Con Spalletti sta crescendo ulteriormente dal punto di vista tattico, infatti non è un caso che spesso arrivi a un quarto d’ora dalla fine a corto di fiato a causa della continua doppia fase di gioco che gli viene richiesta sulla fascia. Può crescere ancora molto, soprattutto sotto porta, dove non basta fare movimento: servono più gol e anche degli assist, perché uno con i suoi piedi non può limitarsi a trovare lo spunto perlopiù sui calci da fermo. Credo che non ci siano problemi da parte dell’Inter nel riscattarlo a fine stagione, anche perché un elemento così duttile e talentuoso in rosa fa sempre bene, sia da titolare sia partendo dalla panchina. Finora la stagione di Politano è da 7 pieno, vedremo come continuerà…
C’è un buon rapporto tra le due società soprattutto in ottica di mercato. Attualmente l’Inter segue qualche giocatore neroverde?
Negli ultimi mesi l’Inter ha perso il treno per Magnani in favore della Juventus, ma l’arrivo di Marotta è significativo per rivedere alcune priorità di mercato, perché sia l’Inter come società sia Marotta come dirigente hanno ottimi rapporti con i vertici alti del Sassuolo. Senza entrare nello specifico dei più giovani, dato che il Sassuolo ha un paio di ottimi Under 19, faccio i soliti due nomi: Duncan per il centrocampo, perché l’Inter per completare le liste (Serie A e soprattutto UEFA) necessita di giocatori cresciuti nel proprio vivaio e il classe ’93 ghanese rappresenta uno dei pochi profili che potrebbero completare la rosa nelle rotazioni; Berardi per l’attacco, ma qui il discorso è più complicato, perché i costi sono alti e l’Inter ha intenzione di investire su Politano (perfino Keita è a rischio causa riscatto a 34 milioni), quindi non basterebbe la partenza di Candreva per giustificare un investimento simile, di certo è sempre sotto la lente di Marotta e Ausilio, che stravedono per lui.
Inter-Sassuolo, come finirà?
Non faccio pronostici, soprattutto visto il filotto di vittorie del Sassuolo nelle ultime stagioni. Può succedere di tutto. L’unica certezza che ho per domani sera è che non segnerà Keita.