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articolo a cura di Margherita Ascè
Intervistati alla Triennale di Milano, in occasione della presentazione del nuovo libro “Corner Kick- Mapei Football Center”, la Vicepresidente del Sassuolo, Veronica Squinzi, e l’Amministratore Delegato neroverde, Giovanni Carnevali, hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Nero&Verde, il programma TV settimanale realizzato in collaborazione con TRC e Telereggio.
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“E’ un evento molto emozionante – esordisce Veronica Squinzi, Vicepresidente del Sassuolo – anche perché mia madre e mio padre hanno voluto questo progetto con grandissima intensità, l’hanno visto realizzarsi, l’hanno visto finire e sono stati loro partecipi e protagonisti di questo evento che aveva coinvolto davvero tutta la cittadinanza. Sapevano inoltre che questa costruzione doveva essere fatta con dei canoni architettonici evoluti con il gusto del bello dove, comunque, l’effetto proprio della durabilità e dell’essere costruito per il futuro dovevano proprio interpretare l’essenza stessa di questo edificio. Sicuramente è un momento anche un po’ triste perché comunque è legato a tanti ricordi, ma dall’altra parte è anche un ricordo molto bello perché quello che loro si erano imposti di fare è stato realizzato con grande professionalità, anche grazie alla collaborazione di tutte le autorità locali e alla grande passione che la dirigenza del Sassuolo mette giornalmente dentro questo progetto. Ora anche i nostri giocatori, dalle giovanili, alle femminili e alla prima squadra avranno veramente una casa che permetterà loro di poter essere vincenti”.
“Siamo leader mondiali nei prodotti chimici per l’edilizia – continua la Vicepresidente – quindi non potevamo che utilizzare dei prodotti altamente professionali, di alta qualità che potessero aiutare nella costruzione di un edificio. I nostri prodotti, pur essendo molte volte coperti, in realtà sono belli, sono duraturi e servono per costruire in modo sostenibile per il futuro”.
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“Vedere quella che è la nostra casa – esordisce l’A.D. del Sassuolo Giovanni Carnevali – quello che viviamo quotidianamente rappresentato in un libro innanzitutto ci fa ricordare tutto quello che è stato il trascorso: come è nato, dall’inaugurazione, dal nostro patron Dottor Squinzi e la moglie Dottoressa Spazzoli, la gioia che vedevo nei loro occhi nell’inaugurare questo che è un posto stupendo. Credo che avere un centro sportivo, per cui avere una casa in cui tu quotidianamente puoi far allenare tutti i ragazzi della prima squadra, della femminile e del settore giovanile sia un qualcosa di straordinario”.
“E’ un edificio super moderno – continua l’A.D.- con una costruzione veramente di grandissima qualità e con una concezione diversa da tanti altri centri sportivi. Dal mio ufficio ho la possibilità di vedere tutti i campi, per cui posso vedere allenare tutti i ragazzi e durante il giorno ci sono dei momenti in cui vedi dei bambini più piccoli, altri in cui vedi le ragazze e altri ancora in cui vedi la prima squadra. Questo è un qualcosa che comunque ci può rendere orgogliosi, felici del lavoro e soprattutto delle idee che ha avuto la nostra proprietà che ci dà questa opportunità di poter lavorare tutti i giorni in un posto straordinario”.
“Si sente sempre parlare in Italia – conclude infine Carnevali – di avere la necessità di centri sportivi e degli stadi adeguati per le squadre. Però poi dopo, un po’ per la burocrazia, un po’ magari per altre motivazioni questo non avviene; io posso dire invece che questo centro sportivo è stato realizzato in pochissimo tempo ed è un esempio per tutti noi, un esempio che si può fare qualcosa di importante dando la possibilità alle squadre e quindi a tutti i settori di poter praticare lo sport che amano”.
