Squinzi bacchetta Conte: “Nessuna attenzione verso il Sassuolo”

Il patron del Sassuolo Giorgio Squinzi è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Crc durante la trasmissione radiofonica “Si Gonfia la Rete” condotta da Raffaele Auriemma.
Squinzi parla di calciomercato del Sassuolo, dell’Europa e delle “discutibili” scelte di Conte in vista di Euro 2016. Di seguito le dichiarazioni del patron.

Il giornalista chiede a Squinzi quale sia stato il segreto per portare una società di una città con 40.000 abitanti in Europa League: “Non c’è nessun segreto, ma semplicemente un impegno serio di applicare le nostre metodologie anche nel calcio, serietà, impegno costante ed uno sguardo al lungo termine. Siamo la squadra più italiana del campionato, la nostra è una strategia voluta con precisione. Credo moltissimo in Eusebio Di Francesco, il nostro allenatore s’è confermato d’altissimo livello e sa valorizzare i giovani”.

Meglio Eusebio Di Francesco o Antonio Conte?: “Penso Di Francesco, perchè valorizza i giovani, Conte è un ottimo allenatore, ma mi ha colpito il fatto che non ha riservato la minima attenzione al Sassuolo che ha espresso uno dei migliori giochi del campionato ed ha tanti giovani. Non solo Acerbi, Berardi e Sansone, ci sono anche Missiroli, Consigli che è un ottimo portiere e avrebbe potuto fare la riserva a Buffon, e infine Magnanelli che ci ha accompagnati dalla Serie C2 fino ai vertici di Serie A, sono tutti ottimi giocatori”.

Prossimi obiettivi, Champions e scudetto? “Sognare non costa nulla, e il nostro obiettivo è quello di migliorare anno dopo anno, abbiamo fatto dodici punti in più rispetto all’anno precedente, ora me ne aspetto altri 8 in più nella prossima stagione. Con Di francesco abbiamo un contratto che ci assicura la continuità del progetto”.

Sul mercato del Sassuolo: “Ci saranno delle cessioni e degli acquisti, nella sessione di calciomercato cercheremo di fare del nostro meglio. Versaljko? C’è un colloquio aperto con il Napoli, io non mi occupo di queste cose. Accordo già trovato? E’ possibile”.

L’intervista integrale a Giorgio Squinzi: