Da Bari arriva una notizia controversa riguardante il tecnico neroverde Roberto De Zerbi. Nell’ambito delle maxi indagini riguardanti la mafia foggiana spunta anche il suo nome.
Da un comunicato trasmesso dall’Ansa risulta che gli ex dirigenti del Foggia, tra cui il ds Giuseppe Di Bari e il tecnico Roberto De Zerbi avrebbero “lungi da denunciare, come dovrebbe fare ogni vittima di estorsione, hanno preferito in maniera pavida accettare supinamente le richieste formulate, abiurando anche a quei valori di lealtà e correttezza sportiva che dovrebbe ispirare la loro condotta“.
Maxi-indagine Mafia: De Zerbi avrebbe accettato imposizioni di un clan
In pratica, secondo le accuse del GIP di Bari, l’attuale allenatore neroverde avrebbe, tra il 2015 e il 2016, accettato alcune imposizioni dei clan pugliesi riguardanti l’ingaggio di due giocatori, ossia Luca Pompilio e il figlio del boss Rodolfo Bruno, Antonio, nonostante “non dotati di qualità sportive significative“.
Gli indagati, recita il provvedimento, potevano “contare anche dell’appoggio della tifoseria foggiana e, più in generale, degli sportivi“.