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Sassuolo-Spezia 0-0 è stato il terzo risultato utile di fila di questo campionato (non era ancora successo). È stato inoltre il terzo clean sheet di serie, con Horatiu Moldovan che ancora non sa cosa voglia dire subire una rete in Serie B. Il punto del Mapei, inoltre, è stato guadagnato contro una formazione imbattuta in campionato, affamata e tosta.
Tutte note di merito in uno scontro che, con tutta l’aleatorità della prima parte di campionato, aveva tutta l’aria di essere di quelli diretti. Per quanto oggi, tra Pisa, Cremonese, Mantova, Brescia e Südtirol, la classifica potrebbe ancora scombussolarsi.
Quello che però ieri è mancata è stata la capacità di far gol, oltre a quella di subirne. La difesa è stata in grado di mostrare i muscoli, con un Filippo Romagna sempre più leader di questa squadra, ma anche un Moldovan che ha è riuscito a salvare il risultato almeno due volte. E un Muharemovic che, qualche incertezza a parte, si sta prendendo la fiducia di Grosso e dei tifosi. E, diciamola tutta, anche gli attaccanti hanno dato una mano a difendere.
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Al contrario, è stato complicato bucare le linee avversarie. Gli attaccanti hanno giocato con le polveri bagnate, tra le difficoltà di posizione di Pierini e le mancate intuizioni di Mulattieri.
Concludendo: sì, è stata un’occasione persa. Ma che può trasformarsi in un’iniezione di fiducia per tre motivi. Il primo è la solidità della difesa. Il secondo è l’aver affrontato un avversario di indubbia qualità senza perdere. Il terzo è il fatto che siamo ancora alla numero 7. Sembrerà retorico, ma in un campionato lungo e complicato come quello di B si corre una maratona più che uno sprint. E un punto in più è comunque un passo avanti. Per fare i conti con la classifica c’è ancora un po’ di tempo.
