Le pagelle di Sassuolo-Spezia 0-0
Horatiu MOLDOVAN 6.5: quasi spettatore nella prima frazione, in cui è poco impegnato se non nel controllare tentativi che si spengono sul fondo. Corre un brivido dietro la schiena quando non si intende in avvio su una mezza palla tra lui e Paz che rinvia la sfera a fatica. Copre bene l’angolo di tiro nel tu per tu con Di Serio e può solo pregare che il pallone finisca fuori. Ad inizio ripresa, smanaccia su un corner insidioso dalla destra ed è attento sul tiro centrale ma potente dello stesso attaccante spezzino, confermandosi una sicurezza.
Yeferson PAZ 5: terza consecutiva da titolare in campionato, prende un giallo eccessivo per uno scontro di gioco con S.Esposito che forse lo condiziona mentalmente. Poco dopo rischia su uno svarione davanti a Moldovan in cui l’ex Perugia sventa con affanno la minaccia. Meglio nei tempi di inserimento in avanti, ma pecca di convinzione e di precisione nelle scelte sui cross, come quando poco prima della mezz’ora cerca un improbabile tiro dalla corsia di destra da posizione impossibile invece che servire Thorstvedt ben appostato in area. (Dal 45’ Jeremy TOLJAN 6.5: dopo appena 50 secondi dal suo ingresso avvia l’azione che porta alla conclusione di Mulattieri e a 20’ dalla fine mette dentro un traversone molto pericoloso per Laurienté anticipato all’ultimo dal portiere avversario. Con questa verve diventa difficile lasciarlo fuori nelle prossime sfide un giocatore di categoria superiore)
Filippo ROMAGNA 6.5: Sesta dal 1’ su sette gare per il capitano che guida la difesa da leader facendo valere la sua esperienza che gli permette di controllare gli attaccanti avversari, come quando dopo 10’ di secondo tempo disturba Di Serio quel tanto che basta per fargli concludere alto sugli sviluppi di una punizione. Partecipa anche alla manovra avviando l’azione in fase di impostazione. Nel finale sbroglia una situazione pericolosa su un pallone non bloccato da Moldovan e giganteggia di testa.
Tarik MUHAREMOVIC 6+ dopo l’ingresso a Cosenza e la prima dall’inizio in Coppa condita dal gol, vince il ballottaggio con Odenthal e debutta dal 1’ anche in campionato. Pronti via è attento nel gioco aereo sugli insidiosi traversoni spezzini. A metà primo tempo si fa sorprendere nel corpo a corpo con Di Serio, che permette alla punta di presentarsi tutto solo davanti a Moldovan, fallendo la più grande occasione della partita. Il bosniaco prova a riscattarsi al tramonto del primo tempo con una conclusione dalla distanza facilmente parata dall’estremo difensore ospite. Nella seconda frazione prende le misure sugli ospiti e mette in campo quel carattere e quella grinta che torneranno utili da qui in avanti.
Josh DOIG 6.5: torna titolare dopo l’iniziale panchina del Marulla, duetta con Thorstvedt sulla corsia mancina, andando avanti e indietro come un pendolino con cross interessanti. Su uno di questi in avvio di ripresa, serve con il contagiri Mulattieri che non trova il pallone da ottima posizione. All’ora di gioco prova a rompere lo schema tattico con una grande serpentina personale che per poco non trova Laurienté tutto solo davanti alla porta e rischia di guadagnare il rigore su un contatto in area punito da Piccinini con la simulazione. L’ultimo ad arrendersi e a provarci fino alla fine.
Edoardo IANNONI 6+: terza da consecutiva da titolare per l’ex Perugia che si conferma prezioso in fase di interdizione senza rinunciare ad offendere, come accaduto a Cosenza. A testimoniarlo un tiro dopo 10’ fuorimisura e gli strappi in mezzo all’area che creano non pochi grattacapi ai liguri. Ci riprova poco prima dell’ora di gioco con una conclusione al volo, sugli sviluppi di un corner, respinta dagli avversari che contiene sembrando un veterano e mostrando di essersi completamente calato nella categoria.
Daniel BOLOCA 6.5: unico schierato sempre dall’inizio fin qui in campionato, il suo compito è quello di contenere gli inserimenti dei centrocampisti avversari con un prezioso lavoro di sacrificio che limitano inizialmente il suo apporto offensivo. Esce dal guscio con il passare dei minuti, facendosi vedere in fase di costruzione in modo più continuo rispetto ad altre occasioni.
Kristian THORSTVEDT 5.5: quinta di fila dall’inizio in B, tenta in avvio il tiro da fuori, la specialità della casa, in cui è uno dei primatisti nella categoria, senza fortuna. Ma è dentro l’area di rigore che sfiora il gol a 10’ dalla fine della prima frazione liberandosi alla sua maniera con una finta di corpo, ma calciando debolmente. Nella ripresa, cala alla distanza non trovando lo spunto vincente. (Dal 82’ Pedro OBIANG sv)
Nicholas PIERINI 5+: torna dal 1’ partita dopo l’iniziale panchina di Cosenza, sente la partita da ex e fatica a trovare la posizione ideale, rivelandosi meno incisivo rispetto alle altre uscite. (Dal 58’ Cristian VOLPATO 6: tenta percussioni personali alla sua maniera ma non riesce a sfondare, dialogando poco con i compagni. A 10’ dal termine va vicino alla rete non trovando la giusta coordinazione da buona posizione e concludendo fuori, in un’azione specchio della sua gara con tanta voglia ma poca concretezza nell’ultima giocata)
Samuele MULATTIERI 6-: l’attaccante nativo di La Spezia viene ben contenuto quasi da una gabbia dei difensori avversari che avranno studiato lo schema tattico di Grosso che si appoggia sulle sponde del numero 9, non lasciandogli tempo per ragionare spalle alla porta. Cresce sul finire di prima frazione prendendo le misure sui difensori avversari e tentando un’incursione verso la porta contenuta all’ultimo. Alla prima azione al ritorno dall’intervallo, trova un tiro che sporca i guanti al portiere ospite in cui poteva fare meglio e poco dopo manca la conclusione a botta sicura in mezzo all’area, confermando una giornata con la mira e la lucidità appannate. (Dal 58’ Flavio RUSSO 6-: torna in campo in campionato dopo due gare in panchina, ci mette subito voglia buttandosi dentro agli spazi alle spalle della difesa avversaria, ma come Mula non riesce a trovare spazi per essere pericoloso)
Armand LAURIENTE 6.5: prova a svariare su tutto il fronte offensivo cercando di non dare punti di riferimento con la verve mostrata nelle ultime gare. Su uno dei suoi spunti in ripartenza da corner contro, viene fermato con le cattive da Bandinelli con uno dei più classici dei falli tattici e reagisce quasi colpendo il diretto avversario, rischiando grosso, quantomeno il giallo. Cerca di ispirare l’azione offensiva, come quando trova Thorstvedt in mezzo all’area nei primi 45′, sgasa sulla fascia, costituendo una costante spina nel fianco per la difesa ospite, ed è spesso raddoppiato. Non trova la gioia personale venendo anticipato all’ultimo dall’estremo difensore avversario a 20’ dal termine per quella che sarebbe stata una gioia personale meritata.