Alessio Dionisi ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo Sampdoria-Sassuolo 2-2: “È un peccato, la partita di oggi rispecchia l’ultimo periodo: creiamo occasioni e le creiamo anche agli altri. Per come era iniziata, siamo stati bravi a riprenderla, ma poi siamo stati dei polli a non vincerla“.
E quindi un bilancio: “Noi dobbiamo guardare a noi e sapere da dove siamo partiti. Con Berardi in campo la squadra è più consapevole, è il nostro top player, lo dimostra ogni domenica. Se la palla ce l’ha lui creiamo, sennò facciamo un po’ fatica. Con un po’ di qualità in più davanti e più attenzione dietro, eravamo a 47 punti“.
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Poi si parla di rinnovo: “Si sta andando avanti, si sta parlando. Mi piacerebbe pensare ad un progetto, sono ambizioso anche io. Parlo di questo… Voglio sapere di crescere, per me è il secondo anno, ma è come se fosse il primo perché abbiamo cambiato 3 giocatori davanti e ne abbiamo presi 3 che sapevamo avessero bisogno di un po’ di tempo“.
E un’affermazione: “Stagione meglio della scorsa? Sinceramente sì. Il peccato è solo aver tirato tanto per rosicchiare qualche posizione e questo non ci ha permesso di goderci l’ultimo periodo. Abbiamo perso Laurienté, oggi non c’era Frattesi… Quando rincorri e ti manca chi ha qualità negli ultimi 16 metri è normale fare un po’ di fatica. Sono contento: abbiamo perso diversi calciatori per periodi lunghi“.
E poi si parla del ritorno di Romagna: “Speravo di fare prima il 3-1. Se lo avessimo fatto, sarebbe entrato anche prima. Sta bene, vuole giocare, ma mancava da 3 anni… È tornato ad essere un calciatore, questa è una bella notizia. La cornice di pubblico, malgrado il campionato della Sampdoria, e l’ingresso di Romagna sono le due cose più belle di questa partita. Giusto anche l’applauso a Quagliarella, giusto il tributo“.