Pedro Obiang ha parlato in esclusiva a Nero&Verde, rilasciando un’intervista ai microfoni del programma dedicato al mondo Sassuolo.
Il giocatore è fresco di rinnovo fino al 2025: “Sono tanto soddisfatto perché alla fine devo dire che è il raggiungimento di un obiettivo che non è stato facile in mezzo a tanti momenti duri. Non era detto. Ma essere una società così seria mi ha permesso di continuare così, a crescere insieme. Ora sembrano tempi lontani e i problemi me li sono lasciati alle spalle. Lì per lì è stato difficile, specie dopo una stagione dove avevamo fatto bene e stavamo per raggiungere l’Europa. Trovarti al rientro senza riuscire a ripartire è stata una mazzata. Anche perché all’inizio non si sapeva cosa avevo ma dovevo stare fermo. Andando avanti si è scoperto il vero problema e sono cominciati i punti di domanda, perché non si sapeva cosa sarebbe successo. Ma ho avuto il sostegno dei miei compagni e della società. Sono stati bravissimi e mi hanno dato i miei tempi e anche la sala medica, anche se c’è stato qualche battibecco anche perché volevo tornare subito e loro invece mi chiedevano di portare pazienza. Poi hanno avuto ragione e ora siamo qua”.
Poi il rientro contro la Salernitana: “Il giorno del rientro in campo dopo 500 giorni, in una gara dove abbiamo segnato tanto, è stata una partita diversa rispetto alla festa dei miei compagni. Era il mio ritorno a essere giocatore, in mezzo allo stadio. Si può dire che ho perso un anno calcistico ma ho guadagnato un anno di vita, facendo e vedendo cose che mentre gioco a calcio non posso vedere. Non posso dire che sia stato perso ma guadagnato. Ho guadagnato un +2, speriamo diventi un +3 per riprendere quello che ho perso”.
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La squadra è in un ottimo momento, dopo i risultati altalenanti della prima parte di stagione: “Non è cambiato molto rispetto al girone di andata, ci sono stati tanti discorsi. Penso che ci voleva tempo perché ci sono stati cambiamenti importanti. Quando non fai risultati positivi tutti puntano il dito. E poi alla fine noi abbiamo iniziato a innescare con i giocatori forti che avevamo anche prima, ottenendo risultati. Ma non è cambiato molto, il gruppo è però stato più unito nei momenti di difficoltà”.
Cosa vede in avanti Pedro: “Se guardo avanti rimango molto di basso profilo. Purtroppo siamo una squadra che ha ancora bisogno di trovare continuità. Queste partite non bastano a guardare in alto, ci hanno solo fatto pareggiare i conti con noi stessi. Da qui in avanti possiamo solo migliorare”.
Qual è il sogno di Obiang: “Voglio essere onesto. Dopo la mia esperienza guardo poco al futuro e vivo molto il presente. Non ho sogni da raggiungere. Mi ero chiesto solo di tornare a giocare. Sono tornato e ogni giorno mi godo questo momento. Per me è già una vittoria”.