Ci sarà tempo per commentare la terza vittoria consecutiva e il raggiungimento dei 46 punti in classifica per il Sassuolo di Di Francesco. Prima, però, fermiamoci un attimo. Blocchiamo la macchina dell’esultanza e della soddisfazione e mettiamo in moto quella dell’orgoglio per applaudire il capitano.
Francesco Magnanelli, dieci stagioni in maglia neroverde, ha siglato oggi il suo primo gol in serie A. Ci ha provato per tutto il campionato, soprattutto con tiri da fuori. Il suo ruolo di copertura della difesa e di interdizione non lo ha portato alla conclusione spesso come i compagni di reparto Missiroli e Taider ma si sentiva che questa poteva essere la stagione giusta, dopo la prima di transizione.
Abbiamo tutti ancora negli occhi il gran tiro al volo che sferrò nel secondo tempo di Napoli-Sassuolo: solo un grande intervento dell’estremo difensore partenopeo Andujar poté negare a Francesco il combattente la gioia della segnatura. Oggi il gol è finalmente arrivato, peraltro dopo diverse settimane di assenza per infortunio e una veloce comparsata contro il Milan, e ha significato vittoria su un campo dove, peraltro, il Sassuolo non aveva ancora vinto.
Poco importa che la partita di oggi non avesse di fatto alcun valore “pratico” ai fini dell’obiettivo stagionale, già raggiunto due settimane fa. La soddisfazione del capitano è quella di tutti i tifosi e, siamo certi, anche dei compagni, che hanno visto protagonista la propria guida che aveva finora fatto registrare buoni numeri ma nessuna rete nella massima serie.
Quel Magnanelli capace di raccogliere record su record in quanto a numero di contrasti vinti e di palloni recuperati, specialmente nel girone di andata, viene ora menzionato anche nel tabellino dei marcatori. Dopo il gol di Acerbi in Parma-Sassuolo (a cui ne sono seguiti altri due) c’è ancora una grande gioia personale e collettiva per un giocatore neroverde, che ha dimostrato prima di tutto di essere un uomo di grande valore. Non resta che attendere un rinnovo contrattuale che ancora non risulta certo, ma che nessuno, dalle parti di Sassuolo, può neppure lontanamente immaginare non si trasformi presto in realtà.
Complimenti, capitano, e che questo sia solo la prima di una lunga serie di segnature rigorosamente in maglia neroverde!
di Massimiliano Todeschi