A due giorni dalla sfida tra Sassuolo e Lazio in programma sabato alle ore 18:00 al Mapei Stadium di Reggio Emilia, abbiamo il piacere di ospitare un’intervista a Rocco Fabio Musolino, vicedirettore di Lazionews24.com. Con il collega biancoceleste abbiamo ripercorso la stagione della Lazio, parlato di calciomercato, ma soprattutto ci siamo focalizzati sul match di sabato. Ecco dunque come la squadra e il pubblico laziale si stanno predisponendo a una gara chiave per inseguire le ambizioni Europee.
L’avvio della stagione della Lazio è stato burrascoso: il “rifiuto” di Bielsa e il precipitoso ritorno di Simone Inzaghi sembravano non far presagire nulla di buono. L’ex attaccante biancoceleste ha invece confermato le sue qualità di allenatore e sta ottenendo risultati lusinghieri. Vi potete dire soddisfatti dell’approccio del tecnico?
Ovviamente si. Inzaghi ha spazzato via lo scetticismo di inizio stagione ed è andato ben oltre le aspettative dell’ambiente. Il tecnico, in realtà, è l’uomo giusto per questa squadra perché la società ripone in lui massima fiducia, inoltre conosce perfettamente la realtà capitolina, avendo vestito la maglia della Lazio negli anni Duemila. Fare calcio a Roma non è semplice, ma lui ha saputo gestire le pressioni di una piazza molto esigente, in grado di esaltarti e coccolarti ma capace anche di dimenticare tutto in poco tempo. Inzaghi ha mostrato le sue ottimi doti da allenatore già ai tempi della Primavera, categoria in cui ha vinto uno Scudetto, allenando molti di quei giovani che oggi fanno parte stabilmente della prima squadra (Strakosha, Murgia, Crecco, Keita Baldé e Lombardi, ndr).
La lotta per l’Europa League è indubbiamente uno dei principali elementi di interesse di questo campionato. Al momento la Lazio guida il quartetto delle pretendenti, racchiuse in cinque punti. Ritenete possano esserci ancora margini per tentare di raggiungere la zona Champions?
Ritengo che Roma e Napoli abbiano a disposizione organici costruiti da inizio stagione appositamente per lottare alla corsa Scudetto o, nella peggiore delle ipotesi, per i primi tre posti. Discorso che ovviamente non appartiene alla Lazio. Fatta questa premessa, la squadra di Inzaghi non deve addormentarsi sugli allori. Anzi, ha il dovere di puntare all’obiettivo massimo, che è appunto il terzo posto. Molto dipenderà dal risultato di sabato col Sassuolo e dallo scontro diretto della prossima settimana contro il Napoli. Fra i due match di campionato, i biancocelesti devono affrontare il derby in Coppa Italia. Staccare il biglietto per la finale ai danni degli storici rivali della Roma alzerebbe alle stelle il morale della squadra e dell’ambiente tutto. Si aprirebbero così scenari interessanti.
Veniamo alla gara di sabato. I giocatori di rientro dagli impegni delle Nazionali saranno a disposizione o si potrebbe profilare un turnover?
La Lazio arriva dal mezzo passo falso di Cagliari, quindi al Mapei Stadium avrà a disposizione soltanto un risultato. Inzaghi è consapevole delle insidie che il Sassuolo può presentare quindi, nonostante l’impegno di martedì in coppa, non dovrebbe fare turnover. Gli unici in dubbio sono Stefan de Vrij, che non è al meglio per una botta alla tibia e difficilmente sarà rischiato, e Dusan Basta. L’allenamento di rifinitura dirà se Patric può ambire alla maglia da titolare sulla fascia destra.
All’andata i biancocelesti prevalsero, mentre lo scorso anno al Mapei Stadium fu il Sassuolo a spuntarla. Quali potrebbero essere le armi dei biancocelesti per riuscire ad avere la meglio sugli uomini di Di Francesco?
L’attacco biancoceleste può fare la differenza, Keita e Felipe Anderson sono gli aghi della bilancia, se in giornata spostano da soli l’equilibrio del match. Immobile poi non ha bisogno di presentazioni, già al Torino ha dimostrato di essere un bomber da 20 o più gol a stagione. Infine la sorpresa per molti è Milinkovic-Savic, in Italia pochi possono competere con lui in termini di potenza fisica e al di là della stazza possiede una tecnica impressionante palla al piede. Se la Lazio dovesse riuscire ad imporre i propri ritmi, il Sassuolo difficilmente potrà ottenere punti.
Quale o quali giocatori della rosa neroverde temete maggiormente?
Defrel e Berardi sono sicuramente gli elementi che considero più pericolosi del Sassuolo, anche se proprio il francese non è al meglio della condizione, mentre l’attaccante calabrese è stato ‘spremuto’ al massimo in settimana dal ct Di Biagio in Under 21. Ci sono altri giovani, come Pellegrini e Lirola, che hanno sorpreso in positivo e mostrato grandi progressi nel corso dell’annata. Il primo merita particolare attenzione, essendo cresciuto nelle giovanili della Roma, potrebbe vivere la sfida come un vero e proprio derby.
In prospettiva delle trattative di calciomercato per la prossima stagione c’è un giocatore del Sassuolo che vedreste bene in maglia biancoceleste in un prossimo futuro?
Ad essere sincero, ruberei molti giocatori al Sassuolo. Ma se devono sceglierne uno, mi tocca menzionare ancora una volta Gregoire Defrel. La Lazio ha manifestato durante il campionato l’assenza di un vice Ciro Immobile, vedo nel classe ’91 il sostituto adatto, ma anche la spalla perfetta dell’attaccante della Nazionale Italiana. Sono due calciatori dalle caratteristiche molto simili, bravi entrambi ad attaccare la profondità e disposti al sacrificio. Ha l’età giusta per fare il salto di qualità e fossi in Lotito farei proprio un pensierino.