Milan-Sassuolo 1-1. La squadra di Iachini torna soddisfatta da Milano. Il rientro nel Distretto è accompagnato da un punto preziosissimo, che pesa come un macigno nella lotta salvezza. Certo, se non ci si fosse fatti raggiungere dal pareggio di Kalinic sarebbe stata un’altra storia. Ma non si può avere sempre tutto. E talvolta bisogna pure accontentarsi.
A parlare sono i risultati. Il Sassuolo non perde da cinque turni consecutivi, nei quali ha affrontato due satanassi come Milan e Napoli. E sono pochi quelli che, guardando al calendario, non avevano previsto situazioni funeste.
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Milan-Sassuolo 1-1: neroverdi alla testa del gruppo in lotta salvezza
Intanto, però, siamo qua. Alla testa del gruppo in lotta salvezza. A soli tre punti dal 18° posto, è vero, ma con quattro strade che si frappongono tra i neroverdi e la zona rossa.
Una situazione per la quale bisogna dire grazie ancora una volta a Iachini, che nelle ultime partite ha smesso di copiare se stesso, mettendo in campo una formazione di partenza sempre diversa. Il suo 3-5-2 funziona, anche quando viene privato di un perno importante come Edoardo Goldaniga.
Lui, il centrale ex Palermo, è stato degnamente sostituito per almeno 80 minuti da Mauricio Lemos. L’uruguaiano ha avuto un’opportunità importante dopo il debutto disastroso dell’Allianz Stadium. Peccato si sia fatto scappare Kalinic nell’episodio che ha portato il pareggio del Milan. È probabile che a Sassuolo non resti e che, a fine anno, debba rifare le valigie e tornare al Las Palmas.
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Milan-Sassuolo 1-1: brillano Consigli e Politano. Male Sensi, Berardi e Rogerio
Là dietro, però, ieri sera ha brillato la stella di Andrea Consigli. Il portierone neroverde è stato costretto ai miracoli fin dai primi minuti, ed è stato impegnato fino al 96°, quando quella parata su Romagnoli ha messo in chiaro che voleva portare il punto a casa. Ieri, nel confronto con il suo giovane collega rossonero, l’ex atalantino non ha certo sfigurato.
Matteo Politano non lo scopriamo oggi. Così come il buon Missiroli. Spento e nervoso Berardi, invece. E anche Sensi e Rogerio non sono parsi quelli delle ultime uscite.
Ora attenzione. Domenica prossima arriva il Benevento per l’ennesimo scontro diretto. I sanniti non navigano certo in buone acque e le loro speranze sono ormai più che flebili. Ma sottovalutarli può essere un errore gigantesco, specie guardando come hanno raggiunto la Juve per ben due volte.
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