Le pagelle di Sassuolo-Sampdoria 5-1
Horatiu MOLDOVAN 6: Spettatore non pagante nell’arco di tutta la prima frazione. Si fa trovare pronto all’inizio della seconda sul colpo di testa riavvicinato di Benedetti che avrebbe potuto riaprire il match. Non può nulla sul rigore chirurgico di Coda che interrompe la striscia di quattro clean sheet di fila.
Jeremy TOLJAN 6: pronti via si fa sorprendere con Sekulov che vince il rimpallo su di lui e arriva alla conclusione, che si spegne sull’esterno della rete, ma è l’unica sbavatura di una prestazione senza infamia e senza lode in cui tiene la posizione. A fine primo tempo si fa notare per un colpo di tacco illuminante a liberare Berardi che porta poi al corner per il 2-0.
Cas ODENTHAL 6.5: chiamato all’arduo compito di sostituire Romagna, se la cava di mestiere con un cliente non facile come Tutino che riesce a contenere ed oscurare. Lesto a farsi trovare pronto alla deviazione sottomisura sul secondo palo, facendo salire a dodici il numero dei giocatori diversi in rete in campionato. Unica macchia il fallo da rigore evitabile nel finale.
Tarik MUHAREMOVIC 6.5: seconda consecutiva dal 1’, terza se si considera anche la Coppa, giganteggia nel gioco aereo e nell’uno contro uno incutendo timore ai diretti avversari. Sfiora la gioia personale allo scadere della prima frazione con un colpo di testa deviato in angolo da Vismara con un colpo di reni. Non cala la concentrazione nei secondi 45′.
Edoardo PIERAGNOLO 7.5: confermato titolare in campionato per la settima di fila anche dopo le fatiche di San Siro, fa vedere il motivo per cui Grosso non intende rinunciare a lui: è suo l’assist chirurgico per il gol di Laurienté con un cross radente di rara precisione. Non contento si fa apprezzare nei duelli in velocità in ripiegamento con Akinsanmiro da cui esce vincitore. Anche nella seconda frazione è instancabile motorino sulla fascia sinistra arrivando più volte sul fondo. Cosa chiedere di più? (dal 61’ Josh DOIG 6: ritrova il campo cinque partite dopo l’infortunio con la Juve Stabia e non poteva farlo in un’occasione migliore concedendosi la licenza di sganciarsi in avanti sull’out mancino. Su una delle sue avanzate scaturisce un tiro insidioso che porta al 5-1)
Daniel BOLOCA 6.5: in avvio è in colpevole ritardo su un passaggio invitante di Thorstvedt che lo avrebbe portato al tiro appena fuori dall’area di rigore. Cresce con il passare dei minuti entrando in partita con le sue incursioni e con un prezioso lavoro oscuro al servizio dei compagni.
Pedro OBIANG 7: sempre più leader fuori ma soprattutto dentro al campo. Il capitano detta i tempi con una calma olimpica e l’esperienza da veterano che lo contraddistingue contro la sua ex squadra. Non a caso, da una delle sue aperture parte l’azione che porta alla rete di Laurienté. (dal 61’ Edoardo IANNONI 6: protagonista della solita prestazione di sostanza, prova anche un’incursione personale in area)
Domenico BERARDI 8: quinto gettone di seguito dall’inizio per il numero 10 contro una delle sue vittime preferite a cui alla vigilia aveva segnato ben dieci gol, una in meno rispetto a quelli realizzati al Milan. Tenta a più riprese la giocata illuminante per i compagni che non sempre raccolgono il suo invito, ma è sempre più sicuro nell’andare a contrasto dopo l’infortunio anche nella morsa di due uomini. Decisivo da calcio da fermo: è lui a calciare il corner che porta alla rete di Odenthal e poco dopo è autore di un lancio chirurgico per la marcatura sfiorata da Muharemovic. Nei secondi 45’ si rende protagonista di un colpo di tacco da stropicciarsi gli occhi e dopo l’uscita di Obiang si riprende anche la fascia da capitano. Poco dopo trova l’ottavo passaggio chiave in campionato per il 3-0 e soprattutto il primo gol su azione dal lontano 26 novembre 2023 ad Empoli, ripetendosi nel finale firmando la personale doppietta che mancava dal 17 dicembre scorso a Udine. Giustamente osannato dal pubblico. Ora possiamo dirlo definitivamente: bentornato Mimmo.
Kristian THORSTVEDT 7+: da play aggiunto, è lui a pulire i palloni che danno avvio alle giocate offensive come quando per poco non serve l’assist decisivo a Mulattieri, chiuso sul più bello, che gli restituisce il favore liberando il norvegese ad un tocco delizioso, che avrebbe meritato maggiore fortuna, deviato con un balzo felino dal portiere avversario. Dove non arriva in zona gol arriva in zona assist: è sua la sponda per il 2-0 e inizia l’azione del tris. (dal 75’ Andrea GHION 6: al rientro dopo quattro gare out per infortunio, si fa apprezzare per un gioco di prestigio a liberarsi di Riccio al centro del campo e per la solita sicurezza con il pallone tra i piedi)
Armand LAURIENTÉ 6.5: torna ad occupare la zona di competenza dopo la panchina con il Milan, parte più deciso rispetto alle ultime uscite e la stessa caparbietà gli permette di arrivare prima di tutti sull’invito di Pieragnolo, con un colpo da calcetto portandolo al settimo gol stagionale, salendo in testa, insieme a Thorstvedt, alla classifica marcatori neroverde. Un bottino niente male per chi era dato tra i partenti e con possibile mal di pancia nel restare, in barba ai detrattori. (dal 82’ Luca MORO sv)
Samuele MULATTIERI 6+: dopo la prova incoraggiante con gol a San Siro, si riprende la maglia da titolare anche in campionato che mancava dalla gara casalinga con la Salernitana e va vicino alla rete dopo 10’ liberandosi da vero rapace d’area di rigore tra le maglie della difesa avversaria e trovando l’opposizione del solo Vismara. Si sacrifica con il consueto prezioso lavoro spalle alla porta. (dal 61’ Nicholas PIERINI 6.5: entra nel nuovo ruolo da punta centrale che Grosso gli ha cucito addosso segnando la sesta gioia personale, la terza da subentrato, confermando di essere l’uomo in più)