Le pagelle di Modena-Sassuolo 1-3
Horatiu MOLDOVAN 7+: ha il merito di farsi trovare pronto ogni qualvolta viene chiamato in causa: nella prima frazione è provvidenziale su un’uscita sull’accorrente Gliozzi e toglie dall’angolino il diagonale di Di Pardo con un balzo felino che salva il risultato al tramonto della prima frazione. Ad inizio ripresa smanaccia facendo correre un brivido lungo la schiena dei tifosi, ma il suo intervento risulta efficace ed è decisivo anche nel respingere di piedi un cross insidioso dal fondo. Non può nulla sulla precisione conclusione di Santoro. Si riscatta dopo aver respinto male il primo tentativo di Caso opponendosi con il corpo sulla respinta ravvicinata di Palumbo tenendo in piedi la baracca.
Jeremy TOLJAN 6.5: rispetto a Palermo è meno timido e torna il pendolino sulla destra ammirato in stagione a duettare con Berardi. E’ sua la prima occasione degna di nota del match con un tiro cross dopo poco più di un quarto d’ora che per poco non sorprende Gagno, abile a recuperare la posizione in tempo. Attento in fase difensiva in cui non si lascia scappare alle spalle Cotali. Confeziona l’assist per il 2-1 di Laurienté che va a premiare una prova generosa.
Filippo ROMAGNA 7: si fa subito apprezzare per una chiusura decisiva in mezzo all’area prima di rimediare un giallo su un fallo a metà campo che probabilmente aveva subito. L’ammonizione sul groppone non condiziona la prestazione del capitano che non si scompone ed esce vincitore dai duelli.
Tarik MUHAREMOVIC 7: torna titolare dopo sei gare e fa vedere il perché Grosso lo abbia scelto in una partita maschia in cui il bosniaco aggredisce ogni pallone e giganteggia sul gioco aereo, francobollandosi su Gliozzi e di fatto annullando l’ex Sassuolo. Lesto a subire il fallo sul possibile 2-3 nel finale.
Josh DOIG 6: anche lui torna sui livelli consueti riaccendendo il motorino sulla fascia sinistra nella prima parte. Al rientro dagli spogliatoi, perde un pallone sanguinoso che poteva costargli caro, ma Palumbo lo grazia. E’ l’unica sbavatura in una gara sufficiente in cui si affaccia anche dalle parti di Gagno con un colpo di testa alto non di molto.
Edoardo IANNONI 6.5: come Muharemovic, mancava nell’undici iniziale dalla vittoria con il Brescia e gli viene concessa una chance vista la tensione emotiva del match. Lui, come sempre, non spreca l’occasione rispondendo presente nei contrasti, rimediando anche un giallo. Forse timido ad uscire sul pari del Modena, ma il tiro è più un pezzo di bravura di Santoro che demeriti del Sassuolo. Dà avvio con un’incursione delle sue al 3-1.
Andrea GHION 7-: schierato nella posizione che gli si addice di playmaker, sale in cattedra in fase di interdizione e di impostazione con preziosi recuperi e imbucate importanti senza mai perdere la bussola. (dal 80′ Luca LIPANI sv)
Daniel BOLOCA 6.5: nuovamente nel ruolo di mezz’ala, non rinuncia nel cercare il pallone basso per incunearsi con le proprie incursioni palla al piede che ormai sono diventate un marchio di fabbrica. Dopo il vantaggio, lamenta un fastidio e il mister manda subito a scaldare per precauzione Obiang che lo sostituisce dopo un’ora di gioco. (dal 59′ Pedro OBIANG 6: appena entrato, il Sassuolo viene colpito a freddo dal pari, ma lui non si fa intimidire e fa da diga davanti alla difesa mettendoci la solita esperienza)
Domenico BERARDI 8: pronti via effettua un lancio lungo in profondità a far vedere quanta voglia abbia di segnare per la prima volta in campionato in casa del Modena. Fa le prove generali del gol con una punizione e un tiro dalla sua mattonella fuori di un soffio prima di cercare con le unghie e con i denti la rete che sblocca la partita vincendo un rimpallo in area e segnando sotto la Montagnani. Prestazione di voglia e di carattere da primo Berardi apprezzato al Braglia. (dal 85′ Simone VERDI sv)
Luca MORO 7+: maglia da titolare dopo tre partite da subentrato per l’ex Frosinone che viene premiato dopo l’ottimo ingresso di Palermo. Chiamato ad un grande lavoro di sacrificio in fase di pressing, trova il fiato per creare densità sull’azione del gol liberando spazio per i compagni. Nel momento in cui sembra poter uscire per la stanchezza, tira fuori dal cilindro, come a Palermo, la rete che mette il punto esclamativo al match. (dal 85′ Samuele MULATTIERI sv)
Armand LAURIENTE’ 7.5: nella prima parte, sembra la copia del Laurienté spento visto una settimana fa, poiché spesso raddoppiato ma che non riesce a trovare la posizione. Cresce con il passare dei minuti, recuperando il pallone sull’azione che porta al gol di Berardi. Subito dopo il pari non è lucido nel controllare con il sinistro un pallone solo poi da spingere in rete, ma si riscatta da fuoriclasse quale è con il tiro a giro di mancino, che non è il suo piede, che si insacca là dove Gagno non può arrivare firmando la sua quindicesima perla di una stagione sontuosa. (dal 80′ Nicholas PIERINI sv)