Le pagelle di Frosinone-Sassuolo 1-2
Horatiu MOLDOVAN 7: dopo un brivido nel riscaldamento, da cui esce anzitempo facendo temere un forfait dell’ultimo minuto, si fa trovare pronto dopo dieci giri di lancetta su un tiro ravvicinato di Ghedjemis, ma non può nulla sulla conclusione al volo di Oyono interrompendo la striscia di due partite di imbattibilità fuori casa. Quasi spettatore aggiunto nella seconda parte fino al miracolo su Kvernadze con cui mette letteralmente le mani sui tre punti.
Jeremy TOLJAN 6: croce e delizia nello scacchiere di Grosso: nella prima parte si rende protagonista di diverse sortite in avanti molto interessanti a rimorchio di Berardi, con cui sembra pian piano tornare l’intesa di un tempo, ma non accorcia sull’ex compagno Marchizza, permettendogli di andare indisturbato al cross per l’assist per il gol dei padroni di casa. Per il resto, tiene la posizione badando prima a coprirsi che ad offendere. Protagonista negli ultimi scampoli di gara di una discesa che avrebbe potuto portare al colpo del ko.
Cas ODENTHAL 6-: confermato al centro della difesa, copre con esperienza la zona di competenza senza particolari patemi e mettendoci il mestiere. Ad inizio ripresa tenta di replicare il gol con la Samp ma non riesce trovare l’impatto giusto con il pallone sugli sviluppi di corner. Nel finale la sua leggerezza, con un tocco corto che libera Kvernadze alla conclusione a botta sicura, potrebbe costare cara, ma viene salvato da Moldovan.
Tarik MUHAREMOVIC 6.5: terza consecutiva dal 1’ in B, è subito abile a respingere una conclusione ravvicinata di Begic, ma poco dopo si perde Ghedjemis nel gioco aereo che lo grazia. Si riscatta servendo la torre chirurgica per l’1-1 di Mulattieri e badando al sodo in un paio di situazioni intricate.
Edoardo PIERAGNOLO 6.5: confermato titolare in campionato l’ottava di seguito anche dopo il rientro di Doig, è in colpevole ritardo sulla rete di Oyono non coprendo a dovere con la diagonale, ma dà inizio all’azione del pari con un cross dei suoi dalla trequarti. Nel finale del primo tempo, rimedia un’ammonizione sullo stesso autore del gol che soffre in velocità, nonostante sia un fondamentale importante di Edo che probabilmente risente delle tante gare nelle gambe. Cresce nella seconda parte, in cui è uno dei migliore dei suoi. (dal 83′ Yeferson PAZ sv)
Andrea GHION 6: torna nell’undici iniziale dopo sei gare e lo spezzone con la Sampdoria al rientro dall’infortunio. Nei primi minuti mostra qualche ruggine, prendendosi anche un giallo, ma entra in partita con il passare dei minuti dirigendo il traffico tra la selva di maglie avversarie. Nella seconda frazione prova anche a sganciarsi in inserimento in area senza trovare la stoccata decisiva. (dal 69′ Pedro OBIANG 6: appena entrato è protagonista di un tentativo dalla distanza, di poco alto, e fa da schermo davanti alla difesa a contenere il forcing ciociaro)
Daniel BOLOCA 6+: come nella gara dello scorso anno, torna dal 1’ nel suo vecchio stadio in cui ha conquistato con Grosso, Mulattieri e Moro la promozione in A. Dopo pochi minuti forse l’emozione lo tradisce su un tocco facile per uno come lui che avrebbe mandato in porta Laurienté. Prova a farsi sentire in appoggio ai compagni nella fitta rete dei passaggi neroverdi. Nel secondo tempo prova ad uscire dal guscio con una conclusione da fuori delle sue fuorimisura e dai suoi piedi parte all’azione che porta al gol di Moro.
Domenico BERARDI 7+: si fa apprezzare nel ruolo, che non si vedeva da prima dell’infortunio, in ripiegamento difensivo e giocando dentro al campo, dando inizio a molte azioni offensive con i lanci a tagliare la linea difensiva di casa, confermando di poter coprire tutto il rettangolo verde e di essere tornato nel pieno della forma. Questa sua generosità gli fa perdere a tratti la lucidità nella zona calda, specie a fine primo tempo quando non capitalizza una ripartenza su un tre contro tre sbagliando il controllo sul più bello. Ci prova in avvio di ripresa ma la sua conclusione non è precisa, ma confeziona il tocco di tacco per il 2-1 di Moro. Onnipresente. (dal 87′ Cristian VOLPATO sv)
Kristian THORSTVEDT 6.5: nella prima da capitano, danza tra le linee facendo da raccordo tra centrocampo e attacco, liberando al tiro i compagni con giocate sopraffine per i compagni, come quando al 18’ serve l’assist per il tiro a botta sicura di Laurienté. Meno preciso poco dopo cercando l’assist più difficile per il francese invece che servire Toljan meglio appostato, ma è sempre nel vivo delle azioni offensive. Al rientro dagli spogliatoi chiuso in due occasioni nella stessa azione e gli manca la precisione nell’ultimo passaggio e nella conclusione da posizione favorevole negli ultimi minuti, ma si fa apprezzare per la sua voglia di incidere.
Armand LAURIENTÉ 6.5: è sua la prima occasione neroverde, che conferma la verve che mostra sin dall’inizio, dando avvio alle ripartenze in velocità che costituiscono una costante spina nel fianco per la difesa di casa che si salva come può. (dal 69′ Luca MORO 7: Grosso lo mette dentro per provare a spezzare l’equilibrio e lui risponde presente segnando come Mula da ex e senza esultare come il compagno, realizzando una rete che pesa come un macigno nella lotta alla promozione)
Samuele MULATTIERI 6.5: non svegliate il can che (apparentemente) dorme. Dopo una prima mezz’ora abbondante sorniona, in cui non gli riesce il consueto lavoro sporco spalle alla porta, trova il più classico dei gol dell’ex con una girata al volo da bomber di razza quale è. (dal 45’ Nicholas PIERINI 6: ha un tempo per incidere nel ruolo di attaccante centrale senza dare punti di riferimento, ma non ci riesce come in altre occasioni. Nel finale imbecca splendidamente Berardi, che viene chiuso da Cerofolini e nel finale viene anticipato a due passi dalla porta da Biraschi)