Lazio-Sassuolo 2-0, per molti, è solo la partita che ha rimandato (probabilmente di sole 24 ore) la festa scudetto del Napoli. Nient’altro. Al massimo una sfida valida per il piazzamento Champions dei biancocelesti, nella staffetta con la Juve per il secondo posto. Il Sassuolo, secondo la narrazione dominante, era poco più di una comparsa. Anche perché (e questo in pochi lo sanno), la salvezza matematica al Sassuolo è arrivata solo oggi, anche grazie al 3-2 di Atalanta-Spezia e il 6-0 dell’Inter a Verona.
C’era chi credeva al miracolo all’Olimpico, chi credeva che sarebbe stata la serata buona dopo quello che Berardi aveva combinato contro l’Empoli solo qualche giorno fa. Tutti delusi, ma alla fine cosa resta di questa gara? Il Sassuolo che resta un altro anno in A? Certo. Ma poi?
Leggi anche > LE PAGELLE DELLA GARA DELL’OLIMPICO. LAURIENTE’ IN OMBRA
Lazio-Sassuolo 2-0: c’è una scintilla alla quale ancorarsi nelle difficoltà?
Zero punti e pronostico confermato a parte, Lazio-Sassuolo 2-0 non è che sia poi stata una sconfitta così netta. Anzi, possiamo dire che i biancocelesti hanno tremato (e non poco) sulla traversa colpita da Frattesi e i due tentativi di Matheus Henrique. Ma possiamo anche dire che le occasioni da rete, al Sassuolo, non sono mancate. E che si tratta della classica sconfitta a testa alta.
Il gol invece, quello sì, è mancato. E questo non è un fatto di poco conto. Se lo si lega allo stato di forma carente di Laurienté, tra l’altro, non ci sono buoni presupposti per il derby col Bologna.
Per il resto, i lampi sono venuti sempre dagli stessi ma la cosa interessante è che una reazione c’è stata. Dopo essere andati sotto, ma c’è stata. Rimane lì come una scintilla alla quale ancorarsi nelle difficoltà. Sempre in attesa della prossima.