Hamed Junior Traorè è uno dei volti nuovi della campagna acquisti del Sassuolo: andiamo a fare un focus sul nuovo millennial a disposizione di mister De Zerbi, dando un’occhiata prima alla sua carriera e poi alle sue caratteristiche tecniche.
Cresciuto a Barco, in provincia di Reggio Emilia, ma di origini ivoriane, Hamed Junior Traorè è stato preso nell’estate 2015 dall’Empoli, che ha sfruttato le difficoltà societarie del Parma, che sembrava in netto vantaggio sul centrocampista classe 2000, per portarlo in Toscana. Fin dalla prima stagione in azzurro, Traorè si è distinto per una caratteristica molto importante: ha sempre giocato con i più grandi. Ha iniziato con gli Allievi ’99 nella stagione 2015/2016 (lui che è 2000), proseguendo la stagione con la Primavera e segnando ben 3 gol in 11 presenze. Se consideriamo che la classe 2000 poteva giocare in Primavera senza essere fuoriquota fino alla stagione appena conclusa, è davvero incredibile che un ragazzo di ben due/tre anni più piccolo rispetto a compagni e avversari potesse già imporsi. Facendo un paragone, è come se, nella prossima stagione, un 2004 proveniente da una squadra dilettantistica e senza alcun passato nel professionismo riuscisse a farsi rispettare prima in Under 17 e poi in Primavera.
Per chi lo segue da qualche anno, dunque, non è certo una sorpresa il suo arrivo in Serie B a 17 anni e quello in Serie A a 18. Uno che preferisce far parlare il campo piuttosto che rilasciare interviste, come chi era alla sua presentazione ha potuto notare; ma questo non dovrebbe dispiacere molto a mister De Zerbi, pronto a farne un perno del proprio centrocampo.
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In campo, Traorè nasce come trequartista, ma ha imparato a giocare anche da mezzala con Andreazzoli, che lo ha sempre schierato come interno nel suo 3-5-2. Abile nella difesa e nella conduzione della palla, nonché negli smarcamenti, Traorè può risultare un fattore in mezzo al centrocampo di De Zerbi, che necessita come il pane di esplosività, inserimenti e visione di gioco. E in questo, avere un punto di riferimento saldo come Ciccio Caputo, con cui ha condiviso gli ultimi due anni di spogliatoio, è senz’altro una cosa positiva per Junior.