domenica , 8 Dicembre 2024
Giacomo Raspadori Gazzetta dello Sport
foto: Twitter Sassuolo

CS – Generazione S, Benedetta Orsi e Giacomo Raspadori: “Un’opportunità per tanti di vivere la famiglia Sassuolo”

È terminata pochi minuti fa la conferenza stampa di presentazione del progetto Generazione S, evento a cui Canale Sassuolo ha partecipato via streaming: abbiamo raccolto le parole di Benedetta Orsi e Giacomo Raspadori, due 2000 testimonial del progetto.

Benedetta Orsi è intervenuta per prima: “Nasco attaccante, poi negli anni sono retrocessa fino a giocare come centrale di difesa. Generazione S è un modo ulteriore per il Sassuolo di dimostrare quanto ha creduto in noi sin dai primi giorni. Siamo sempre state trattate da professioniste, che non era scontato. Il fatto che Generazione S sia aperto anche le ragazze dimostra quanto la società creda in noi e in questo movimento, rimasto un po’ nell’ombra fino a oggi. Sarà sicuramente un’opportunità per le bambine che vorranno approcciarsi a questo mondo e magari fare di questa passione un ipotetico lavoro in una società come il Sassuolo, che è tra le poche che crede così tante anche in questo movimento”.

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“Io ho cominciato giocando a tennis, prima del calcio, non avevo idoli particolari. Nel tennis non c’era molta differenza tra uomo e donna, poi ho cominciato per passione col calcio. Nel Sassuolo ho trovato sicurezza e le persone che mi hanno fatto capire che la passione potesse diventare qualcosa in più e che la differenza tra calcio maschile e calcio femminile possa alleviarsi”.

Poi ha parlato anche Jack Raspadori: Generazione S è un progetto che sposo appieno. Io ho vissuto questi colori, questa famiglia sin da piccolo. Sono diventato ragazzo e mi sto incamminando sulla strada per diventare uomo. La più grande fortuna è di essere cresciuto insieme alla società, che mi ha trasmesso valori educativi, morali e sportivi. Questo ambiente ti forma ed è importante avere un percorso giusto, ricevere le cose coi tempi giusti, quando si è pronti. È importante avere questa formazione ed educazione alle spalle. Che poi porti ad andare in nazionale o a una partita normale, questi valori sono indispensabili”.

Entrare con la fascia di capitano è stata un’emozione fortissima, devo entrare ancora nell’ottica. Ringrazio il capitano, il mister, la società e tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di rappresentare questi colori, che sono parte di me. La Nazionale è una cosa grandissima, anche lì sto facendo fatica a entrare nell’ottica. È il coronamento di un sogno non solo mio ma credo di tutto l’ambiente neroverde e la società, che coi loro valori hanno sempre mostrato fiducia in noi giovani. Voglio condividere questo momento con tutti”.

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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