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Domenica scorsa, il Sassuolo ha trovato il primo punto del 2023 pareggiando all’U-Power Stadium contro il Monza. Domani invece inizierà il girone di ritorno, con i neroverdi che saranno di scena a San Siro contro il Milan. Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa: queste le sue parole, raccolte da SassuoloChannel:
Sul Monza: “Abbiamo fatto il primo punto del 2023 alla quarta partita: se è successo è per nostra negligenza. Veniamo da una partita giocata bene, dove potevamo tirar fuori qualcosa in più perché la nostra prestazione dice quello. Però siamo leggermente migliorati, non guariti: per guarire devi dare continuità, non devi sbagliare atteggiamento. Cosa ho detto dopo il Monza? Ho fatto i complimenti ai ragazzi per lo spirito e per l’umiltà con cui abbiamo affrontato la partita. Ci deve essere la giusta alchimia tra umiltà e consapevolezza. Al tempo stesso ero dispiaciuto, perché quanto fatto non ci ha permesso di vincere. Sostengo sempre più che portare a casa le partite dipenda dalla volontà difensiva e offensiva. Dobbiamo voler essere più cinici. E poi ci sono gli avversari, che domani saranno i Campioni d’Italia, che giocano in casa e sono feriti come noi, tra virgolette. La spunterà chi avrà l’atteggiamento migliore e chi avrà più volontà: in quanto a qualità, sappiamo che hanno qualcosa in più di noi. Ma la qualità non è la prima cosa che conta nella partita di domani e nel nostro campionato”.
Sul Milan: “Ha perso solo qualche partita, ma non ha perso l’identità: i giocatori sono quelli, è ben riconoscibile in quello che fa, come le aggressioni e la riconquista. Dovremo essere bravi, a livello prestativo domenica scorsa lo siamo stati, ma possiamo fare meglio nel gioco: già domani dovremo cercare di crescere sotto questo aspetto. Non dico che il gioco venga dopo, ma in questo momento la compattezza e la determinazione devono andare di pari passo. Il rischio in più nel gioco, i ragazzi, al momento non se lo prendono. Dobbiamo prenderci i rischi sapendo che abbiamo le qualità per farlo”.
Sugli infortunati: “Rogerio? Ha sorpreso anche me semplicemente perché non mi risulta di un problema alla spalla, quando arriverà al campo glielo chiederò. Rogerio si è allenato tutta la settimana e, se non succederà niente oggi, sarà disponibile per domani. Stessa cosa per Berardi: nessun problema. Consigli in settimana si è allenato e può rientrare: se sarà al 100% giocherà, altrimenti confermerò Pegolo che ha fatto bene e merita anche lui. E’ una bandiera come lo è stato Magnanelli. Muldur? Ci vorranno almeno un paio di settimane: non sarà disponibile né domani né per la prossima. Da quella dopo conto di riaverlo”.
Sul modulo: “Stiamo cercando di interscambiarci con i tre centrocampisti, per dare supporto agli attaccanti e per essere equilibrati in entrambe le fasi in base alla squadra avversaria. Il Milan è forse la squadra più forte nelle ripartenze: dobbiamo stare attenti a scoprirci se poi siamo costretti a difendere in pochi uomini. A Monza, l’idea era di giocare a due e difendere a tre in mezzo al campo: Traorè doveva legare il gioco e dare una mano in fase difensiva, un po’ quello che ha fatto Raspadori l’anno scorso. Sono le caratteristiche, più che le richieste dell’allenatore. Questa squadra non può prescindere dalle volontà dei giocatori: talvolta alcuni giocatori dimostrano di avere poca volontà, sono stufo di dover tirare fuori la volontà dai giocatori. Chi sta a Sassuolo deve farlo con volontà: le scelte che faccio sono in funzione di questo. Ci sono state delle situazioni in cui ho fatto delle scelte”.
Sul mercato: “Parlo con la società ma l’allenatore deve pensare alla propria squadra: a queste cose pensa la società, non credo sia la sede più opportuna per parlare di mercato. Credo che chi gioca per questi colori debba ambire ad ottenere qualcosa con questa maglia: per me il primo obiettivo è avere giocatori che vogliano, non che debbano, indossare questa maglia. Il mercato in uscita è quello: non abbiamo esuberi, non siamo tantissimi. Però, meglio pochi ma buoni”.
Su Obiang: “Sono contento che si parli di Pedro, è stato molto tempo lontano dai campi. E’ un uomo ed un giocatore con personalità e qualità. Rispetto a Lopez, ha più qualità difensive, sa leggere di più le situazioni, mentre Maxime aiuta maggiormente nel gioco: è forse il giocatore tecnicamente più bravo della squadra, insieme ad altri due, ed alza il livello qualitativo della squadra. Non escludo che Obiang e Lopez possano giocare insieme. Abbiamo sette centrocampisti e dobbiamo migliorare nell’interscambiabilità dei ruoli e delle posizioni. La migliore condizione, Pedro, l’ha ritrovata ora che ha messo minuti nelle gambe: prima non li potevo neanche considerare tanto in competizione. Un allenatore deve far coesistere i giocatori di qualità che ha in rosa”.
