giovedì , 25 Aprile 2024
fonte: repubblica.it

Da Toro.it: finire in bellezza per guardare al futuro

Abbiamo il piacere di ospitare sulle nostre pagine il pezzo del collega Valentino Della Casa, una delle firme di Toro.it, portale di riferimento per i tifosi granata. Nel suo editoriale Valentino delinea l’atmosfera pre-partita della squadra di Ventura, che così come il Sassuolo fa della valorizzazione dei giovani uno dei suoi punti di forza. Non manca un accenno alla nuova denominazione dello stadio, che potrebbe rivelarsi un valore aggiunto in grado di motivare a mille gli avversari dei neroverdi.

Buona lettura!

Clima da fine campionato? In casa granata non si vuole ancora pensarla così. C’è un ottavo posto che Cairo ha a più riprese ricordato, e che sarebbe un obiettivo (di ripiego, certo) in grado di raddrizzare una stagione cominciata bene, ma proseguita in maniera molto, molto faticosa. Ventura lo ricorda sempre: “Abbiamo vissuto tre mesi e mezzo molto duri, ma serviranno a questi giovani giocatori per crescere”. Perché il Torino, come anche il Sassuolo, sui giovani, e sui giovani italiani, ha investito parecchio la scorsa estate. Alcuni hanno reso (Belotti), altri hanno alternato cose buone a cose rivedibili (Benassi e Baselli), altri ancora hanno avuto poche possibilità di mettersi in mostra (Zappacosta), ma difficilmente a fine anno saluteranno la maglia granata.

Nel mezzo, un mercato di gennaio che ha portato all’addio di Quagliarella per il ritorno di Immobile, che ha dato verve alla fase offensiva granata ma, soprattutto, ha permesso proprio al “Gallo”, bomber principe della stagione, di mettere in mostra le sue qualità, anche da rigorista.

Proprio quest’ultima è una piacevole sorpresa delle recenti settimane: Belotti, oltre che una punta fisica dal molto movimento, si è scoperto abilissimo battitore di rigori, dopo le esperienze non propriamente positive di Immobile e Maxi Lopez.

fonte: repubblica.it
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Tanti problemi in questi mesi, si scriveva, ma una convinzione, che non cambia: l’impianto tattico. Il Toro, anche contro il Sassuolo, non modificherà il modulo sul quale ha lavorato da oltre un anno e impostato tutta la campagna di rafforzamento estiva: sarà 5-3-2, senza possibilità di cambiamento, se non nei suoi effettivi, con Ventura che ha già inteso di voler applicare ampio turnover nelle sfide contro Bologna (vittoria), Roma (sconfitta rocambolesca) e, appunto, i neroverdi di Di Francesco.

Un turnover nelle intenzioni, in verità, che non potrà essere applicato del tutto: proprio nelle ultime due settimane, infatti, Ventura ha dovuto contare la defezione di Jansson (ora a disposizione), poi quella di Acquah (che ha appena recuperato), Benassi (ancora in bilico) e Maxi Lopez, fermato da un violento attacco influenzale che lo ha portato a dare forfait a Bologna come a Roma. A questi, si aggiungono i lungodegenti Avelar – stagione finita – e proprio Immobile, che punta al ritorno per la prossima settimana. Oggi e domani (in occasione della consueta rifinitura mattutina) si potranno avere ulteriori indicazioni in questo senso: tutti i disponibili avranno la possibilità per mettersi in mostra e provare a meritarsi una conferma per il prossimo anno. Tenendo in mente l’obiettivo ottavo posto.

E se si aggiunge che la società sta cercando di arrivare nuovamente al tutto esaurito allo stadio “Grande Torino” (il cambio nome è stato approvato in settimana) con delle promozioni speciali, allora, forse, il clima da fine campionato non potrà proprio essere di casa. Non tra Torino e Sassuolo. Non tra due delle società che sono cresciute di più, negli ultimi anni.

Valentino Della Casa

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