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Diciamoci la verità, i due mesi d’assenza di Paolo Cannavaro nella retroguardia neroverde hanno pesato come macigni, vuoi per l’esperienza, vuoi per il carattere, Paolo imprime sicurezza a tutta la squadra, non sarà Mascherano, ma è uno dei pezzi più pregiati del Sassuolo e in campo lo dimostra ogni volta, anche nella gara contro il Chievo, uno dei migliori in campo.
Oggi il Sassuolo ha sofferto, ma la difesa ha tenuto, dalle parti di Paolino non si passava, una gara di sacrificio, come sempre, per lui che a differenza di altri perde difficilmente la testa, come è successo a Paluso, che al 60′ si è fatto ammonire per la seconda volta, lasciando la squadra in 10.
Dopo la vittoria contro il Chievo, ai microfoni di Sky ha dichiarato: “Ai miei compagni oggi avevo chiesto di mettere in campo un po’ di sana ignoranza, l’hanno fatto. Non si può puntare solo sulla tecnica, serve anche questo. Da quando abbiamo cominciato a specchiarci in noi stessi non abbiamo concluso niente, ora bisogna solo pensare alla prossima gara“.
Onore a te, condottiero.
