Prendi due squadre in lotta per la salvezza. Aggiungi il portiere meno battuto del 2015 e una squadra che, per contro, subisce gol da 16 partite. Mescola accuratamente e otterrai Sassuolo-Chievo, giocata a viso aperto da due squadre che hanno puntato al risultato pieno evitando qualsiasi calcolo di convenienza.
I teorici del pareggio già scritto si sono infatti dovuti ricredere, anche se è stato solo un rigore (il quinto realizzato dal dischetto sui nove gol targati Berardi in questo campionato) a risolvere l’incontro.
Per rialzarsi dalla sconfitta di Empoli era fondamentale fare risultato e l’obiettivo è stato raggiunto. I tifosi non sono però del tutto soddisfatti, anche perché le prestazioni del girone di andata sembrano un lontano ricordo. D’altra parte, a mente fredda, bisogna ancora una volta sottolineare che la dea bendata non ha in simpatia il reparto arretrato neroverde. Il vedere schierati dall’inizio Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi e Peluso ha fatto stropicciare gli occhi a chi ha visto l’infermeria affollarsi sempre più di difensori. La sfida contro i clivensi ha visto però Peluso, decisamente nervoso, lasciare il campo anzitempo per doppia ammonizione e Vrsaljko essere sostituito a pochi minuti dal termine per un problema muscolare (l’ennesimo). Come abbiamo avuto modo di sottolineare già nel corso della nostra diretta Facebook, il croato era rientrato da poco da un infortunio e le sue condizioni saranno dunque da verificare con particolare attenzione.
Nel corso della partita pre-pasquale che ha visto il Sassuolo salire a 35 punti, superando di una lunghezza quanto raccolto nell’intera stagione passata, più di un tifoso avrà temuto che l’assalto del Chievo nel finale di partita portasse ad un nuovo, disgraziato pareggio in zona Cesarini. Basti pensare, solo per fare un esempio, a quel che avvenne al Mapei Stadium poco prima di Natale, quando Zè Eduardo beffò Pomini al quarto minuto di recupero regalando al Cesena un pareggio insperato e facendo andare di traverso il panettone ai tifosi neroverdi. Così non è stato e la difesa ceramica è riuscita a reggere all’urto dei veronesi, anche grazie ad un Consigli in giornata di grazia, a un Cannavaro rientrato in piena forma e, cosa non usuale, dalle sostituzioni di Di Francesco, che ha fatto tornare in campo il nuovo acquisto Natali portando ad una situazione davvero insolita: per qualche minuto il Sassuolo ha schierato cinque difensori di ruolo (Vrsaljko, Acerbi, Cannavaro, Longhi e appunto Natali), segno della consapevolezza del mister che, all’occorrenza, coprirsi non è peccato.
Domenica prossima si va a Bergamo per cercare di raccogliere un altro preziosissimo mattone-salvezza contro un’Atalanta sempre al confine con la zona rossa della classifica. La sofferenza dell’ultimo incontro non può che spronare il Sassuolo a consolidarsi, almeno sul versante del risultato. Anche se, non neghiamolo, il bel gioco sarebbe il benvenuto.
di Massimiliano Todeschi
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foto: repubblica.it